San Giovanni d’Andorno. Fondazione CRB finanzia il progetto per la messa in sicurezza e ricostruzione

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Mettere in sicurezza e ricostruire ottimizzando le risorse disponibili: sono queste le linee-guida che ispirano l’intervento della Fondazione Cassa Risparmio Biella a favore del Santuario di San Giovanni d’Andorno gravemente danneggiato nel corso dell’evento alluvionale dello scorso mese di ottobre.

«La frana che ha investito l’ala dei Pellegrini, un edificio sviluppato su quattro piani, ha di fatto vanificato i recentissimi interventi di restauro realizzati nel 2016-2017 – spiega l’architetto Emanuela Baietto ­a cui l’Amministrazione del Santuario ha affidato l’incarico per la progettazione dell’intervento -. Trattandosi di un bene vincolato dalla Sovrintendenza in virtù del suo valore storico-artistico, la strada non può che essere quella della sua ricostruzione fedele, ma prima, in attesa che vengano reperite le ingentissime risorse necessarie (stimate in oltre 800mila euro, ndr) occorre mettere in sicurezza e rendere in parte fruibili i locali danneggiati».

Vista la complessità dell’intervento che richiede la valutazione sismica e geologica l’architetto Baietto si è avvalsa della consulenza di una pluralità di professionisti, l’ingegner Nicola Carrera, la geologa Barbara Loi, oltre alla collaborazione dell’architetto Renato Zorio.

A fronte di queste considerazioni e prevedendo tempi lunghi Emanuela Baietto ha dunque prospettato un intervento in due fasi, coordinate tra loro, in modo che i primi, necessari lavori di consolidamento trovino poi naturale evoluzione in quelli di ricostruzione. A fronte di questo progetto, di cui la Fondazione ha sostenuto i costi con un contributo di 20mila euro, la Sovrintendenza che ha effettuato un sopralluogo sul posto si è espressa positivamente sull’idea progettuale.

«La Fondazione come sempre interviene con prontezza, in conformità alle proprie linee-guida, laddove il territorio ha più bisogno – spiega il presidente Franco Ferraris -. La frana che ha colpito il Santuario di San Giovanni, tra i più belli e importanti del Biellese, è una ferita profonda a un territorio che faticosamente sta cercando di riorientare la propria economia anche sullo sviluppo turistico e che si aggiunge a un difficile anno di pandemia. Il contributo della Fondazione al progetto di recupero vuol essere dunque un segno tangibile di vicinanza e un punto di partenza per la ricostruzione».

«A nome del Consiglio di Amministrazione della Fondazione OPL San Giovanni d’Andorno esprimo i più sentiti ringraziamenti per il contributo straordinario che la Fondazione ci ha accordato – commenta il presidente Pier Luigi Touscoz -. Il progetto preliminare rappresenta la prima fase indispensabile per poter accedere a contributi pubblici e privati. Una testimonianza concreta di vicinanza al nostro Santuario patrimonio religioso e culturale della Valle Cervo e del Biellese pesantemente colpito da questo eccezionale evento calamitoso che si somma al già difficile momento che ci accomuna dovuto alla pandemia Covid-19 e ci sprona ad impegnarci per ricostruire al più presto quanto è andato distrutto e a promuovere il Santuario nelle sue peculiarità turistiche e religiose».

c.s.

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