Città Studi. “Il Futuro Sostenibile del Biellese”, convegno organizzato da CNA Biella con l’intervento del ministro Gilberto Pichetto Fratin

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Soddisfare i bisogni dei giovani di oggi senza compromettere quelli delle generazioni future! Sabato scorso, 6 aprile, nell’auditorium di Città Studi, a Biella, si è tenuto un interessante convegno dedicato allo Sviluppo Sostenibile; numerosi gli ospiti presenti in sala: rappresentanti delle Istituzioni, degli artigiani, e del mondo delle professioni, ma il contributo più atteso era quello Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, On. Gilberto Pichetto Fratin.

Ad aprire i lavori, coordinati dalla Direttrice di CNA Biella Valentina Gusella, il Presidente degli Installatori e Manutentori di CNA Biella, Davide Marcello: «Credo sia naturale pensare che per noi la sostenibilità del territorio non possa che attuarsi con la riqualificazione degli immobili. È quindi fondamentale comprenderne l’impatto e come sarà possibile attuare il recepimento delle nuove direttive europee all’ombra del Mucrone. Ci consideriamo uno dei bracci operativi di questo cambiamento sostenibile, non solo tecnicamente, ma anche e soprattutto per la caratteristica fiducia che la clientela ripone nell’artigianato e nella piccola impresa. Dopo un periodo, diciamo disordinato di bonus, super e non, c’è bisogno di chiarezza e soprattutto costanza: servono entrambe, tanto alle imprese quanto ai cittadini».

Vittorio Porta, Presidente degli Ordini degli Architetti di Biella, ha portato i saluti a nome di tutti gli ordini professionali tecnici coinvolti: Ordine Ingegneri, Ordine Periti Industriali e Periti Industriali laureati e collegio dei Geometri. Il Presidente Porta ha posto l’accento sul ruolo dei singoli professionisti con la convinzione che «il lavoro coordinato di tutti può mettere in ordine il concetto di sviluppo sostenibile in ambito edile. La giornata di oggi è solo un esempio di quello che il territorio può fare, ed è il primo momento di dialogo con la politica e le istituzioni, in modo collegiale».

«Per cercare di immaginare come sarà il nostro territorio tra qualche anno dobbiamo sicuramente partire dall’analisi della situazione attuale – ha dichiarato Gionata Pirali, Presidente di CNA Biella -. Per pensare al futuro dobbiamo analizzare le principali criticità ed agire per priorità, facendo un ragionamento che porti alcuni spunti di riflessione. Per noi il futuro sostenibile, per realizzarsi, ha bisogno di tre fattori sostanziali: programmazione, velocità e cultura. Riteniamo sia giunto il momento di ripensare al nostro territorio sotto un profilo urbanistico contemporaneo, con una vision condivisa dall’intera comunità. Il divario tra la velocità di esecuzione del mondo privato e quella del pubblico è divenuta insostenibile. Fare cultura sui temi della transizione energetica, ritengo sia la spina dorsale di questo processo».

Al seminario hanno preso parte molte personalità del mondo delle Istituzioni: hanno portato i loro saluti l’Assessore regionale Elena Chiorino, l’Assessore del Comune di Biella Barbara Greggio, il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Michele Colombo. Tutti loro condividono una convinzione: lo sviluppo del territorio si gioca inderogabilmente sulla sostenibilità, passando per la transizione energetica. Solo in questi termini è possibile pensare ad un futuro di rilancio per il Biellese.

Come anticipato in apertura, l’intervento più atteso è stato quello del Ministro Gilberto Pichetto Fratin che, intervistato dalla giornalista de Il Sole 24Ore Maria Chiara Voci, ha affrontato il tema della transizione sostenibile. Un argomento spesso semplificato nel dibattito collettivo ma che in realtà dev’essere affrontato a partire dalla ricerca di materie prime differenti rispetto a quelle tradizionali, accompagnata dalla volontà politica di puntare convintamente sulle energie rinnovabili, in grado di smarcare il nostro Paese da quella situazione che ci vede costretti, per i 2/3 delle materie prime, ad utilizzare quelle più inquinanti, senza dimenticare che anche sull’idrogeno, per esempio, occorre affrontare il tema della sicurezza energetica.

Una trattazione molto franca e puntuale, quella del Ministro, che ha ovviamente toccato i temi delle Comunità energetiche e il tanto atteso DecretoCER. Il pubblico presente in sala, ha potuto apprezzare una visione complessiva proposta da Gilberto Pichetto Fratin in tema di sviluppo sostenibile dei singoli territori, che fanno comunità per una cambiamento certamente energetico ma anche economico e sociale. Il Ministro non si è risparmiato, e ha voluto affrontare anche i temi della formazione e del difficile trasferimento di conoscenze, esperienze e competenze tra attori e nuovo generazioni.

Per consentire una panoramica generale sull’intero Piemonte, è intervenuta, con un’attenta analisi, anche la Dottoressa Stefania Crotta, Direttore del dipartimento Ambiente Energia e Territorio, un passaggio necessario per l’apertura dei lavori della tavola rotonda, coordinata sempre magistralmente da Maria Chiara Voci.

Alla discussione hanno partecipato Barbara Gatto Responsabile Dipartimento Politiche Ambientali di CNA Nazionale, Andrea Bonifcio Presidente di ANCE Biella, Vittorio Porta Presidente Ordine Architetti, Luca Basso Presidente Ordine Geometri, Augusto Borsetti Presidente Ordine Periti Industriali e Periti Industriali Laureati di Biella e Vercelli, Alberto Prospero in rappresentanza dell’Ordine degli Ingegneri e Tiziana Monterisi CEO e Co-Founder di Rice House.

Un continuo botta e risposta sulle potenzialità delle sfide poste dalle recenti direttive europee, sull’approccio delle imprese biellesi all’utilizzo di materiali e modalità sostenibili, sulla situazione dello stock edilizio presente sul territorio e sugli obiettivi di riqualificazione, sullo stato dell’arte a livello territoriale delle CER, sugli effetti dei bonus e sulle necessità future di un territorio “fragile” e sfaccettato come quello biellese.

La giornata si è conclusa con il plauso degli intervenuti e dei partecipanti, quindi con un light lunch che ha offerto la possibilità di un ulteriore momento di dialogo e confronto più informali.

c.s.

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