Rita de Lima, Segretaria provinciale PD: “Vogliono il federalismo, ma non sanno decidere e scaricano le responsabilità sul governo”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso da Rita de Lima, Segretaria provinciale del Partito Democratico Biellese, in riferimento alla seconda ondata Covid in Italia, in Piemonte e a Biella.

La pandemia da SARS-CoV-2 ha privato i sovranisti italiani del loro cavallo di battaglia: l’Europa che non serve, l’Europa che non fa nulla, l’Europa matrigna. Al contrario, dovrebbe essere chiaro a tutti che l’Europa c’è e, piaccia o meno, ha salvato il nostro Paese come tutti quelli più colpiti dal virus.

Poi sono partite le campagne elettorali regionali: senza mascherine, gravide di assembramenti, tanto “il virus non esiste” questo lo slogan della destra. Abbiamo assistito alle dichiarazioni di governatori che tuonavano contro il governo perché insofferenti alle “interferenze” nelle loro decisioni.
Ci sono state le riaperture delle attività, le vacanze. Forse, con il senno di poi, si poteva aprire gradualmente, per monitorare meglio la compatibilità del “liberi tutti” con le conseguenze di quelle scelte.
Molti di quelli che oggi si lamentano sono stati tra i primi ad aver sbraitato contro le decisioni del governo su chiusure, distanziamenti sulla “restrizione delle libertà”, solo perché si era chiesto loro il rispetto delle regole.
Ci si scontra con l’ottusità di molti governatori che sono contro la chiusura per salvare l’economia: certo facile urlare contro, più difficile governare.
Ricordiamo che la sanità è compito delle Regioni: il Piemonte è stato in ritardo fin da subito, come più volte abbiamo sottolineato. Non si è fatto altro che rivendicare continuamente la propria autonomia senza avere nessuna capacità e senza aver fatto quasi nulla, né nella prima fase, né quest’estate, quando sarebbe stato necessario programmare. E oggi si continua solo a scaricare responsabilità sul governo.
Occorre prendere atto che la sanità piemontese, quasi al pari di quella lombarda, è sempre di più pericolosamente in mano ai privati.
Per fare un tampone si aspetta tra i 15 e i 20 giorni. O lo si fa a pagamento o si fa la coda…
Se hai la febbre alta vieni curato per telefono dal medico di base che non ce la fa più a seguire i pazienti (esperienza personale). Oppure, se hai fortuna, dopo 10 giorni di febbre alta in un malato anziano arriva la USCA (giovani medici assoldati per andare a visitare le persone in casa), che dopo attenta visita ti dice di proseguire la cura iniziata e ti prenota il famoso tampone. Sì, anche se hai la febbre e sei un paziente anziano vai in coda al Camper nel parcheggio dell’ospedale a fare il test molecolare, perché l’Asl Bi non è più in grado, in tempi ragionevoli, di portare i tamponi a domicilio.
Ma la Regione Piemonte non ha assicurato che sarebbero arrivati i tamponi a tutti i medici di base? Che fine hanno fatto questi test? Che fa il nostro governo regionale? E il nostro sindaco della città capoluogo (come il Presidente Cirio) si è dimenticato di essere responsabili della sanità pubblica?
Molti governatori propongono al governo di farsi carico in toto della questione sanitaria. Potrei anche trovarmi d’accordo, io sono per il ritorno ad una sanità nazionale, pubblica, ma poi sono davvero disposti, questi signori, a cedere quote di “sovranità sanitaria”?
Sono disposti a chiudere assessorati, peraltro in Piemonte inesistenti? Sono disposti a demandare tutto il potere, i soldi, le competenze allo Stato? Altrimenti, come sempre, è solo propaganda senza assunzioni di responsabilità.
La cosa che più indigna, e che accomuna i vari Meloni, Salvini, Conte e 5 Stelle è il rifiuto di usare i 40 miliardi del MES in favore della sanità pubblica. Per tutti questi personaggi l’ideologia di partito viene prima dell’interesse e del benessere dei propri cittadini.
Questa seconda ondata di Covid-19 è più difficile della prima, occorre l’impegno di tutti, senza se senza ma. Occorrono quei soldi (quelli del MES) per impegnarli nel fare ripartire, quanto prima, la sanità pubblica.
Rita de Lima – Segretaria PD Biellese e referente tavolo welfare e sanità

 

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