Maltempo. Sul Piemonte superato lo storico record (1958) di pioggia caduta in un solo giorno, a Piedicavallo 610 mm

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La Sala operativa della Protezione civile della Regione Piemonte comunica che sono 108 i Comuni colpiti dall’evento. I volontari attivi sui cantieri aperti per il ripristino dei danni sono 1360. Finora, la Protezione civile regionale ha inviato ai Comuni che ne hanno fatto richiesta 420 sacchi di sabbia, una torre faro (Pray Biellese), 6 minipale, 19 moto pompe per acqua e fango, diversi autoveicoli per la sorveglianza dei corsi d’acqua e dei punti critici.

Forniti inoltre 180 metri di barriere antinondazione a Casale Monferrato e un gruppo elettrogeno a Limone Piemonte. Ancora numerose le utenze senza corrente elettrica. Enel ne ha comunicate 2700 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2360 in provincia di Vercelli; 1500 in provincia di Cuneo, 1000 in provincia di Biella, 240 in provincia di Novara 240, 180 in provincia di Torino; 13 nell’Alessandrino.

L’evento alluvionale che ha colpito il Piemonte è stato caratterizzato da precipitazioni eccezionali su gran parte del territorio regionale, con punte di 630 mm a Sambughetto (VB), 610 mm a Piedicavallo (BI) e 580 mm a Limone Piemonte (CN) in 24 ore. Il valore di pioggia giornaliera ragguagliato sull’intera regione ha superato il record storico del 1958. Le piogge intense e concentrate hanno prodotto estese e diffuse esondazioni dei corsi d’acqua, erosioni spondali e in alcuni casi il crollo di ponti. Sui versanti attivazioni di frane, colate di fango e trasporto di materiale che hanno causato danni a infrastrutture viarie e centri abitati.

Il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio insieme al Governatore ligure Giovanni Toti ha firmato una lettera congiunta trasmessa al Governo per chiedere lo stato di calamità naturale.

Ieri, per alcune ore, è stata interrotta l’autostrada Torino-Milano, mentre rimane chiusa la Torino-Aosta, tra Scarmagno e Quincinetto.

Permane l’allerta arancione sulle aree interessate dai corsi d’acqua principali, dove è atteso il transito dell’onda di piena che potrà dar luogo a locali allagamenti e per l’incremento dei livelli del Lago Maggiore. Le aree interessate sono: nel cuneese in Valle Tanaro, Belbo e Bormida, nel Novarese e Verbano lungo il fiume Toce e nella pianura settentrionale.

Confermata l’allerta gialla nel Torinese. Rovesci e isolati temporali sono attesi nel tardo pomeriggio e stasera, quindi, in considerazione delle precedenti precipitazioni, viene mantenuta la condizione di rischio per fenomeni franosi sul settore settentrionale.

c.s.

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