Biella al Centro. Interrogazione al sindaco Corradino sul circo: “Ma non era amico degli animali?”

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In gergo tennistico si chiama “veronica”, nello “slang politico” semplicemente piroetta. Stiamo parlando di quel “gesto atletico” ben noto alla giunta cittadina e alla Lega in generale che consiste nel dire una cosa e poi, magari ad una certa distanza di tempo (ché la memoria dell’elettorato e degli italiani in generale è sempre troppo corta), fare l’esatto contrario di ciò che si era dichiarato.

Lo avevamo rilevato anche noi, perché si sa, quando capitano situazioni di questo tipo, è sempre colpa di quei cattivoni dei giornalisti o delle minoranze, che non aspettano altro per gerere bellum (attaccare battaglia).

A Biella succede che solo grazie alle disposizioni per il contenimento dell’emergenza Covid-19 non sia ancora arrivato in città il circo. Era già tutto pronto: permesso del Comune accordato (a firma del primo cittadino, naturalmente), date definite, locandine pronte e affisse.

The show must go on, lo spettacolo è solo rimandato.

E non si tratta, peraltro, di un circo qualsiasi, perché quello di Stefano Orfei, figlio della compianta Moira, si propone al pubblico con una nutrita carovana di animali al seguito.

Peccato che in campagna elettorale il sindaco Corradino (o chi per lui) avesse vergato sul suo profilo Facebook una frase che suonava come un monito e sembrava non ammettere replica: “Io voglio bene agli animali e se sarò eletto Sindaco di Biella farò un’ordinanza che vieti di esibirsi a circhi o altri spettacoli viaggianti in cui si usano gli animali per fare spettacoli”.

Detto, fatto… L’esatto contrario, per l’appunto.

Ecco perché il Gruppo consiliare di Biella al Centro, nei giorni scorsi, ha depositato un’interrogazione rivolata al sindaco Claudio Corradino per sapere se: 1) il sindaco abbia autorizzato la manifestazione circense; 2) il sindaco intenda verificare egli stesso il livello di rispetto e di benessere degli animali del circo in questione e di qualunque altro animale utilizzato a fine di spettacolo; 3) alla data del 22 maggio 2019, il sindaco avesse piena consapevolezza e coscienza di rappresentare se stesso accanto ad un animale, dando l’idea di essere un suo vero amico e tutore dinnanzi a qualunque abuso da parte di chicchessia; 4) stia valutando di porre in essere un’ordinanza sulle corde di quanto da lui promesso, sebbene, date le circostanze, appaia di fatto il contrario.

In premessa, il testo dell’interrogazione richiama quanto comparso su un giornale locale (non è Bi.T, per inciso) che rileva “la contraddizione dell’atteggiamento di Corradino […] col titolo: ‘Sul circo il sindaco non mantiene le promesse’ che introduce un severo giudizio contro lo stesso primo cittadino da parte del circolo ‘Tavo Burat’ di Legambiente”.

Ecco, ci mancavano solo quei cattivoni sinistrorsi di Legambiente…

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