Biella al Centro alla giunta Corradino: “Bene differimento acconto IMU, ma si può fare di più”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dalla minoranza consiliare di Biella al Centro in merito alla deliberazione adottata dalla giunta Corradino con la quale si differisce il pagamento dell’acconto IMU dal 16 giugno prossimo a fine settembre.

Giovedì scorso 4 giugno la Giunta Corradino ha deliberato il differimento dei termini per il pagamento della prima rata IMU. In pratica non la si pagherà più il 16 giugno, ma a fine settembre. BENE!

La nostra coalizione Biella al Centro – con una mail di giovedì 28 maggio indirizzata all’assessore Silvio Tosi – aveva chiesto un intervento in tal senso, allegando addirittura una bozza della possibile delibera. Il fatto che la Giunta abbia accolto questo suggerimento della minoranza dimostra intelligenza e buon senso.

Ci si permetta una considerazione. La nostra minoranza non verrà mai meno ai suoi compiti, tra i quali, oltre al controllo e alla critica sull’operato della Giunta, vi è certamente anche quello di stimolare l’Amministrazione con proposte e valutazioni. Chi sa giudicare obiettivamente quello che sta succedendo a Biella, sa che da parte della coalizione Biella al Centro questo impegno non è mai mancato, sia formalmente, sia in modo riservato.

Come quando l’intervento del nostro consigliere Robazza ha permesso alla Giunta di modificare “al volo” la delibera sui centri estivi, ripristinando il contributo diretto per gli organizzatori, che in una prima stesura non era stato previsto. Ne tengano conto i cittadini, quando sentiranno qualcuno ripetere il ritornello ormai stantio sull’opposizione che è solo capace di criticare e pensa esclusivamente a distruggere.

Due ulteriori suggerimenti erano contenuti nella nostra mail del 28 maggio, che la Giunta potrebbe ancora recepire:

  1. SI STABILISCA CHE IL DIFFERIMENTO VALE ANCHE PER LA PARTE DI SPETTANZA STATALE DEGLI IMMOBILI CLASSIFICATI NEL GRUPPO CATASTALE “D” (IMMOBILI A DESTINAZIONE SPECIALE).
  2. SI PROPONGA LA MODIFICA DEL REGOLAMENTO IMU PER PERMETTERE DI DIFFERENZIARE – IN CASO DI EMERGENZA E DI FORZA MAGGIORE – L’ALIQUOTA PER I FABBRICATI INDUSTRIALI, PER I FABBRICATI COMMERCIALI, PER GLI IMMOBILI APPARTENENTI AL GRUPPO CATASTALE D, ANCHE DIFFERENZIANDO TRA LE DIVERSE CATEGORIE, PER I FABBRICATI APPARTENENTI AL GRUPPO CATASTALE B, PER I FABBRICATI APPARTENENTI ALLA CATEGORIA CATASTALE C3, PER I FABBRICATI AD USO COMMERCIALE CON PARTICOLARI CARATTERISTICHE TIPICHE DEI CENTRI STORICI.

Paolo Robazza, Sara Gentile, Pietro Barrasso, Federico Maio, Donato Gentile, Andrea Foglio Bonda

P.S. Tecnicamente, l’IMU è un’imposta unitaria ad integrale gestione comunale, di cui una parte (la quota IMU gravante sugli immobili del gruppo catastale “D” ad aliquota “ordinaria” del 7,6 per mille), è destinata allo Stato. Non ha quindi alcun fondamento l’idea che il Comune, in applicazione della facoltà di differimento termini – peraltro espressamente concessa dal comma 777, lett. b), della legge di bilancio 2020 – debba limitare tale potestà motivata da “situazioni particolari” alla quota di propria spettanza finale. Quindi, con riferimento agli immobili classificati nel gruppo catastale D, gravati da una quota dell’IMU di spettanza statale, il differimento dei termini potrà essere disposto con contestuale comunicazione al Ministro dell’Economia e delle finanze, che potrà eventualmente confermare o negare il beneficio con riferimento alla predetta quota di spettanza statale mediante proprio provvedimento.

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