Salussola Ambiente è Futuro: “Vogliamo davvero che al nome Biella siano associati Unesco e amianto?

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dal comitato Salussola Ambiente è Futuro in merito al progetto di discarica d’amianto al Brianco. La domande che stanno alla base del documento sono di stringente attualità…

Che traguardo il titolo di Biella Città Creativa Unesco! Quale migliore occasione per valorizzare le proprie eccellenze, crescere e farsi conoscere. Una simile onorificenza dovrebbe indurre a sviluppare ulteriormente le proprie potenzialità e a realizzare nuovi progetti.

Accanto ai progetti creativi ne cova anche un altro che nulla ha di innovativo, ma si trascina invece dietro
un elevato potenziale distruttivo.

Come si può pensare di realizzare alle porte di una Città Creativa Unesco una mega discarica di amianto?
Vogliamo davvero che al nome di Biella vengano associati quelli dell’Unesco e dell’Amianto?

Biella, Città Creativa Unesco, si prepara ad accogliere molti visitatori che giungendo con il treno o dallo svincolo autostradale di Santhià si ritroveranno dinnanzi ad una collina di amianto al Brianco e la sua vista non sarà di certo un allettante biglietto da visita.

Intervallare al verde dei campi delle risaie il grigio di un cantiere ove si stocca amianto non appare di certo una scelta ponderata e felice.

Tante energie sono state profuse per valorizzare le eccellenze biellesi e poi non ci si preoccupa del danno di immagine che si determinerebbe per l’unica DOP risicola italiana, quella del riso di Baraggia Biellese e
Vercellese, se a Salussola venisse realizzata una discarica di amianto.

Vogliamo davvero che un imprenditore lombardo venga a fare il bello e il cattivo tempo nelle nostre terre?

La discarica che il signor Natta oggi vuole realizzare al Brianco, a Pavia, da dove viene, non gliela farebbero fare in quanto sopraelevata e non sotterranea e collocata nel mezzo di risaie DOP.

Vogliamo far passare il messaggio che anche i progetti palesemente più assurdi a casa nostra ricevono il via libera?

In tanti si sono rimboccati le maniche e hanno contribuito per ottenere il riconoscimento di Città Creativa
Unesco. Agli stessi chiediamo un sostegno per bloccare la realizzazione di questo ecomostro.

In questi giorni ci siamo rivolti anche all’assessore del Comune di Biella con delega all’Unesco, Sig.ra Barbara Greggio, per richiedere un suo intervento in merito a questa situazione che ha del paradossale.

Non vanifichiamo tutti gli sforzi finora fatti per riportare in auge il nome di Biella. La crescita e la rinascita devono necessariamente passare dal rispetto dell’ambiente e dalla tutela della salute dei cittadini.

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