Sabato mattina, 6 aprile, è stato ufficialmente inaugurato il nuovo laghetto della Burcina. Nel corso di un’apposita conferenza stampa aperta al pubblico, è stato raccontato il lavoro di squadra che ha reso possibile l’intervento di restyling.
A fare gli onori di casa, Erika Vallera, Presidente dell’Ente di gestione delle aree protette del Ticino e Lago Maggiore; Ente che, fra le oltre venti aree protette in gestione nel quadrante Nord-Orientale del Piemonte, si occupa anche del Parco Burcina “F. Piacenza”.
La Presidente Vallera, nel suo intervento, ha spiegato come l’avvio delle operazioni sia stato reso possibile grazie alla collaborazione della Delegazione biellese del FAI che si è fatta carico dei costi di trasferimento dei circa 70 esemplari di Trachemys scripta che erano presenti nel laghetto.
«Un intervento di circa 7mila euro coperto grazie a contributi che la sede biellese ha ricevuto direttamente dal Fai nazionale oltre al ricavato di una raccolta fondi appositamente aperta», ha sottolineato il vice capo delegazione FAI Biella, Roberto Danasino.
Nel calcolo del costo dell’operazione si aggiungono poi 7mila euro che l’Ente di gestione ha ricevuto quale cofinanziamento da parte della Fondazione CR Biella e circa 11mila euro, coperti con fondi propri dell’Ente di gestione per gli interventi di asportazione dei fanghi presenti (circa 60mila kg), pulizia e ripristino del fondo e bordo della vasca, ripristino delle fontane, operazioni di riempimento della vasca.
Nei quasi dodici mesi di lavori, l’Ente si è dato da fare per cercare contributi attraverso la partecipazione a più bandi. Oltre a quello cofinanziato dalla Fondazione CR Biella per i lavori al laghetto, l’Ente parco ha proposto nell’ambito del Bando riservato ai “Luoghi del cuore FAI” un progetto di educazione ambientale di sensibilizzazione ai non abbandoni in natura delle specie esotiche invasive (come le Trachemys scripta), con una particolare attenzione all’uso di strumentazione per il superamento delle disabilità sensoriali.
Progetto approvato dal Fondo per l’Ambiente Italiano ma non finanziato per esaurimento fondi. Non ci si è persi d’animo e lo stesso progetto, arricchito di un intervento di ripristino sul Casino blu, è stato presentato nella nuova sessione erogativa della Fondazione CR Biella che ha comunicato nei giorni scorsi l’erogazione di un contributo di 5mila euro che saranno dedicati ad opere di restauro della struttura ai piedi del laghetto.
«Non ci siamo concentrati solo sull’area del lago – ha ricordato la Direttrice Monica Perroni -, grazie al sostegno del settore regionale abbiamo infatti anche ottenuto un finanziamento di ben 500mila euro per il ripristino del versante della conca dei rododendri con tecniche di ingegneria naturalistica».
Tecnica da diffondere, e per questo l’Ente organizzerà nel mese di ottobre un convegno sull’argomento proprio a Cascina Emilia.
A conclusione della mattinata, è stato presentato il programma culturale. Una stagione ricca di appuntamenti diversi in Burcina: mostre fotografiche, laboratori artistici per bambini e adulti,
presentazione di libri, passeggiate.
«Sono molto contenta di questo risultato – commenta la Presidente Erika Vallera –, soprattutto perché è un lavoro reso possibile grazie ad una sinergia fra attori diversi. Ringrazio FAI Biella, Fondazione CR Biella, Squadra Aib e Pc di Biella “Biella Orso”, Pro Loco Pollone e la famiglia Piacenza ma anche le amministrazioni comunali dei Comuni biellesi che fanno parte dell’Ente di gestione perché hanno subito supportato i progetti legati al rilancio della Burcina, a dimostrazione di come sia un bene prezioso per tutto il Biellese».
Soddisfazione anche per la Direttrice Perroni che aggiunge: «Con questo intervento di rimozione delle specie Trachemys scripta l’Ente ha rimarcato il suo ruolo di educatore ambientale poiché lo stesso non ha solo valore diretto ma anche indiretto, in quanto esempio da replicare e disseminare nei vari territori. Un ringraziamento va anche al lavoro del nostro staff: guardiaparco, personale tecnico e squadra manutentiva senza i quali non sarebbe stato possibile! Per questo motivo ricordo che tra le prossime azioni in programma abbiamo l’assunzione di un altro operatore tecnico dedicato proprio al Parco Burcina».
c.s.