Ponzone. Domenica prossima alla Fabbrica della Ruota va in scena la “Mail Art”, filo diretto con Futurismo e Dadaismo

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Domenica scorsa alla “Fabbrica della ruota” è stata inaugurata con successo e alla presenza di molti degli artisti la mostra di Fiber Art “Per Filo e per Segno”, curata da Marisa Cortese e realizzata in collaborazione tra DocBi e Associazione Siviera. La mostra resterà aperta tutte le domeniche dalle 14.30 alle 18.30 fino al 10 ottobre.

Domenica prossima 13 giugno, alle ore 17.30 e sempre alla Fabbrica della ruota, verrà ufficialmente inaugurata una parallela mostra di Mail Art, anch’essa curata da Marisa Cortese.

Con il termine Mail Art, o Arte Postale, si indica una pratica artistica senza scopi commerciali che consiste nell’inviare per posta a uno o a più destinatari cartoline, buste e altri oggetti cartacei rielaborati artisticamente per la realizzazione di mostre o pubblicazioni.

Futuristi e dadaisti furono i primi ad usare cartoline e francobolli con finalità artistiche, ma solo negli anni Sessanta-Settanta emersero artisti che lavoravano con continuità sul mezzo postale, fino a costituire un vero e proprio network, una comunità di corrispondenti con l’ambizione (poi realizzata) di diventare una rete di interconnessioni mondiale.

I primi artisti postali provenivano dai gruppi di artisti sperimentali che contestavano le rigide e spesso perverse logiche del mercato dell’arte e che privilegiavano il processo creativo rispetto al manufatto tradizionale.

L’artista che maggiormente si distinse per l’uso innovativo e trasgressivo della posta fu lo statunitense Ray Johnson, secondo molti il vero padre della Mail Art. Egli fu anche il primo a coinvolgere importanti musei nell’allestimento di esposizioni di Mail Art: celebre rimane l’allestimento al Whitney Museum of American Art di New York, curato in collaborazione con Maricia Turker nel 1970.

Per la sua intrinseca natura di arte sperimentale e libera dai condizionamenti del mercato, la Mail Art ha negli ultimi decenni intrecciato rapporti con alcune forme emarginate di espressione artistica quali la poesia visiva-visuale, la copy art, la fax-art, la performance, e ha cercato alleati nelle culture giovanili che hanno mantenuto l’attitudine alla ricerca interdisciplinare.

Oggi un’esposizione di Mail Art segue poche regole, semplici e condivise: viene proposto agli artisti della rete un tema di riflessione (nel nostro caso il rapporto tra creatività, eccellenza artigiana in ambito tessile, sostenibilità); all’artista è data piena libertà nella scelta della tecnica da utilizzare e, entro specifiche definite, del formato.

Tutte le opere giunte al mittente sono esposte perché non viene effettuata alcuna selezione preventiva, fatta salva l’esclusione di opere dal contenuto pedopornografico o discriminatorio.

c.s.

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