La giunta Cirio, nonostante slogan e propaganda, lascia indietro gli ultimi: meno fondi alle persone non autosufficienti

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Ancora una volta non ce la raccontano giusta. Ancora una volta sono solo chiacchiere e propaganda. La giunta regionale a trazione leghista presieduta dal governatore Alberto Cirio è stata colta nuovamente in fallo dalla minoranza del Partito Democratico.

A denunciare la situazione legata alla non autosufficienza è stata la consigliera dem Monica Canalis con un post sulla sua bacheca Facebook: “È ufficiale, c’è un disimpegno della Giunta Cirio sugli assegni di cura per le persone non autosufficienti. I numeri parlano chiaro: nel 2017 la Giunta Chiamparino aveva speso a consuntivo 54.638.000 sul Fondo Regionale per la Coesione Sociale che finanzia assegni di cura, gruppi appartamento psichiatria, comunità alloggio psichiatria, borse lavoro psichiatria e assistenza SLA. Nel bilancio preventivo 2019, sempre la Giunta Chiamparino aveva inserito su questo Fondo 54.500.000 di euro. Nella competenza 2020, la Giunta Chiamparino aveva inserito 73 milioni di risorse regionali, cioè 18 milioni in più rispetto al 2019”.

“Sapete quante sono nel 2020 le risorse regionali su questo tema? 37 milioni – argomenta Canalis -. Cioè 36 milioni in meno di quanto stanziato da Chiamparino. Oltre a chiederci dove sono finiti questi 36 milioni e a denunciare la mistificazione della Giunta, occorre riaffermare la verità: l’assessore Caucino nel 2020 riuscirà ad ampliare la platea dei beneficiari soltanto GRAZIE A RISORSE STATALI, che quest’anno hanno un forte incremento (un totale di 45 milioni di euro). Dulcis in fundo, oggi (ieri, ndr) la maggioranza di destra ha bocciato in Consiglio regionale il mio emendamento che proponeva di ripristinare i 18 milioni aggiuntivi previsti da Chiamparino sul 2020″.

“Insomma – conclude la referente Politiche Sociali del Partito Democratico -, la non autosufficienza, la psichiatria e la SLA, NON sono priorità di questa Giunta a trazione leghista. Se lo fossero, le risorse regionali sarebbero adeguate e l’assessore non si nasconderebbe dietro alle risorse statali, intestandosele in modo scorretto e vantandosi di aver aumentato i beneficiari. La verità, numeri alla mano, è che c’è un disimpegno regionale. Se la Regione avesse mantenuto gli impegni finanziari degli anni precedenti, saremmo riusciti a raggiungere molte più persone. È davvero vergognoso, nel merito e nel metodo”.

 

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