Dopo sei lustri di carriera il fotografo biellese Stefano Ceretti lancia la “sua” Venezia in versione… emozionale

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Meno di un mese e mezzo fa, correva il 17 aprile, il fotografo biellese Stefano Ceretti ha spento le sue prime trenta candeline. Le primavere, in realtà, sono qualcuna in più… L’invidiabile traguardo raggiunto è di carattere professionale: sei lustri di scatti.

Dai ritratti, ai paesaggi, passando per lo sport (il basket, in particolare), che lo ha proiettato sulla ribalta patinata delle riviste nazionali di settore.

«Finché non si è trattato di celebrare in qualche modo questo traguardo – spiega Ceretti –, il 2022 sembrava un anno qualsiasi ma due serate, a Gattinara il 23 marzo con A.C.Officina Fotografica e il 4 maggio a Biella con Fotoclub Biella, in occasione delle quali sono stato invitato a ripercorrere questi sei lustri mi hanno fatto capire come tutto questo tempo abbia visto crescere in me una caratteristica che fino a poco tempo fa nemmeno pensavo mi appartenesse: la capacità di emozionarmi».

«Sull’onda di questa riflessione – continua l’amatissimo fotografo biellese –, ho creato una cartolina celebrativa con un’immagine di mare nella parte frontale e un testo che ne spiega tutti i significati nel retro, una sorta di riassunto dei miei 30 anni da fotografo professionista. Oltre a questo, però, l’ultimo fine settimana di maggio, tre giorni che mi hanno visto a Venezia per un lavoro, mi ha reso capace di impegnare il (poco) tempo libero con scatti che mi piace definire “emozionali come mai prima”: inquadrature insolite, particolari giochi di luce, messa a fuoco selettiva, riflessi e quant’altro hanno fatto sì che io restituissi di quella città un’immagine che prima non ero mai stato in grado di percepire».

«Sono convinto che questo mio ultimo lavoro possa rappresentare una vera e propria svolta nel mio modo di fare fotografia», conclude Ceretti.

A noi già sembravano “emozionali”, e parecchio, gli scatti precedenti, di conseguenza non ci resta che attendere fiduciosi, per ammirare le nuove fotografie dell’amico Stefano Ceretti, nella consapevolezza che saranno figlie di questa sua nuova ed entusiasmante vena artistica appena svelata. Una nuova epifania per un professionista serio e preparato, che da quando ha iniziato a muovere i primi passi nel modo della fotografia fino a questo trentennale non ha mai smesso di fare ricerca, sperimentazione, per modificare i suoi paradigmi narrativi e creare quello stile, poliedrico ma sempre molto personale, che tutti, addetti ai lavori e non, unanimemente gli riconoscono.

 

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