Covid-19 e Fase2. Il PD Biellese crea tavoli tematici per sostenere il settore del welfare

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La segreteria del Partito Democratico Biellese ha avviato una serie di tavoli tematici di confronto con il mondo del lavoro e del territorio per fare emergere difficoltà, criticità, problemi e proposte di aziende e/o cooperative fondamentali per il settore del welfare (assistenza anziani, minori,  soggetti svantaggiati, centri estivi, formazione, pulizie), comparto che nel Biellese occupa svariate migliaia di persone.

Il “tavolo lavoro”, coordinato da Rinaldo Chiola e Michele Lerro, il 22 aprile ha invitato alla discussione in video conferenza, assieme ad iscritti e simpatizzanti, alcuni fra i principali responsabili del settore cooperativistico biellese.

«In video conferenza, come ci permette il periodo che stiamo vivendo, proseguiamo a fare politica – spiega la segretaria Rita De Lima -. Lo facciamo soprattutto perché c’è un gran bisogno di dare voce a imprese che sembrano lasciate troppo sole dalle istituzioni».

La discussione ha dato voce alle criticità che il mondo cooperativistico sta affrontando in questa emergenza; tutti gli intervenuti hanno lamentato di essersi sentiti soli ad affrontare la gravità del momento senza direttive chiare da parte delle amministrazioni regionali e locali deputate a farlo.

Da sinistra, Michele Lerro e Rinaldo Chiola

Aggiunge Rinaldo Chiola: «In generale, il sistema cooperativo si è dovuto attrezzare per proprio conto nel reperire, ad esempio, dispositivi di protezione e nel cercare di far fronte alle difficoltà del personale in forza (dimezzato per paura, malattia e perché molte persone sono state assunte in ASL nell’ultimo mese). Per sopravvivere, come si suol dire, si è dovuto improvvisare ed autofinanziarsi anche facendo da banca agli enti pubblici».

«Le RSA sono state una vera emergenza, a detta di tutti – sottolinea ancora Rita de Lima -. Alcune sono riuscite a chiudere subito ed è per questo che non si sono avuti contagi, in altre è stato più difficile. Il dato che emerge con forza, tuttavia, è che non avendo fatto tamponi (non disponibili), non si sa neppure bene quale sia il reale numero dei contagi. Inoltre la mancanza di personale, il totale isolamento in cui molti anziani si sono trovati a vivere hanno determinato nelle persone anziane un grande stato di paura, degenerato in molti casi in inedia e mancanza di voglia di reagire alla solitudine».

Emerge dunque la necessità di far ripartire e ripensare i servizi, ma, forse ancor più importante, è ricostruire e rafforzare il progetto di coesione sociale che è stato il pilastro delle politiche di questi anni.

«È su questi temi che il PD locale lavorerà per contribuire a riformulare ed efficientare il sistema del welfare e del lavoro – assicura Michele Lerro -, in collaborazione con sindaci, amministratori del territorio, imprese e mondo del volontariato, recependo le loro esigenze, che sono molteplici, e che trovano un denominatore comune nella attuale mancanza di pianificazione delle risorse, che dovranno necessariamente essere più cospicue».

c.s.

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