Nessuno arriverebbe a pensare che anche una discarica possa fare gola ed essere letteralmente presa d’assalto dai ladri. Eppure sembra proprio che la discarica di Cavaglià sia molto ambita da un certo tipo di malviventi, quelli che rubano il rame per poi rivenderlo all’estero, tanto da essere presa di mira per ben due notti consecutive: la prima, tra venerdì 22 e sabato 23 marzo, e poi ancora la notte successiva, tra sabato 23 e ieri, domenica 24 marzo.
Il primo colpo è stato quello più fruttuoso per i malviventi che sono riuscita a sottrarre qualcosa come 8 chilometri di cavi elettrici contenenti, per l’appunto, rame. Il secondo tentativo, per fortuna, è andato a vuoto, grazie all’intervento del custode avvisato dal sistema d’allarme. Il dipendente, dopo aver chiamato il 112, ha raccontato ai carabinieri giunti sul posto di aver visto un uomo scappare nell’ombra. Le ricerche effettuate dai militari dell’Arma lungo il perimetro del polo gestito da Asrab hanno dato esito negativo, ma sono state rinvenute delle cesoia abbandonate che potrebbero essere state utilizzata anche per il primo spianare la strada al primo furto.
L’amministratore delegato di Asrab conferma l’accaduto: “Si tratta indubbiamente di professionisti – spiega Franco Smerieri, – hanno fatto un lavoro sopraffino, smontando e rimontando le canaline che circondano la discarica. Sono entrati dopo aver tranciato le reti di protezione dal basso verso l’alto e una volta aperte le canaline hanno sfilato e portato via i cavi elettrici in esse contenuti. Dopodiché hanno risistemato tutto quasi alla perfezione tanto che il danno è stato scoperto solo il giorno dopo quando ci siamo accorti che non c’era corrente. Abbiamo pensato ad un guasto e abbiamo chiamato l’assistenza, solo in un secondo momento, osservando una di queste canaline, abbiamo notato che c’era qualcosa di strano e solo dopo averla aperta è emerso che all’interno non c’erano più i cavi elettrici”.
