La musica è da sempre un ottimo veicolo di integrazione e aggregazione, codice “narrativo” comprensibile a tutti. Proprio per questo, note, ritornelli e melodie diventano linguaggio per trasmettere messaggi, ma anche strumento di riscatto sociale e, talvolta, di denuncia.
Grazie alla musica, non serve parlare la stessa lingua per capirsi. La comunicazione sale ad un livello superiore, si trasferisce dalle parole alle emozioni, toccando corde che, diversamente, sarebbe più difficile, o anche solo meno immediato, arrivare a sollecitare.
Capita così che un ragazzo di origini dominicane, nato in Italia, a Borgo Val di Taro (Parma), da genitori caribici, si trasferisca da La Spezia (dove ha vissuto dall’età di 6 anni fino ai 20) a Biella per amore. Qui ha lavorato nella ristorazione, ma a causa della crisi economica provocata dalla pandemia viene messo in cassa integrazione, e decide quindi di puntare sulla sua passione. La musica, appunto.
Adalfonso Capellan ha 27 anni, una compagna di origini peruviane e una bimba di tre anni, nata a Biella. Dal 2014 alle pendici del Mucrone, “Adal” (è il suo nome d’arte) è cresciuto, sia come persona che come artista, cambiando stile di vita e compagnie, ma non ha mai trascurato la sua passione per il reggaeton, genere musicale nato a Porto Rico negli anni ’90. Canta sia in spagnolo che in italiano, e con i suoi ultimi due video cerca di promuovere, oltre alla sua immagine, anche le bellezze del territorio biellese.
«Ho iniziato a scrivere canzoni a partire dagli 11 anni – racconta Adal -. I miei ultimi lavori si possono trovare su YouTube. Il più recente si intitola “Sensual” ed è stato registrato tra Biella e il Lago di Viverone. Uscito con la casa discografica Ego Music Italy, il video del brano conta già oltre 35mila visualizzazioni. “Inolvidable” (in italiano “Indimenticabile”, ndr), invece, è il mio penultimo video ed è stato registrato a Bielmonte».
Oggi Adalfonso Capellan cerca con sempre maggiore consapevolezza la strada giusta per trasformare la sua passione (e talento) per la musica in un vero e proprio lavoro. Grinta e determinazione non gli mancano, d’altra parte il suo sangue non mente: resta latino e caliente pure alle nostre latitudini, ancorché decisamente meno esotiche di quelle a lui più familiari.