Movimento. Il concetto di movimento, intrinsecamente legato a quello di tempo, ha da sempre affascinato artisti e filosofi. Già dai tempi di Zenone di Elea, il movimento era considerato un’unione di singoli istanti (al giorno d’oggi avrebbe probabilmente coniato lui stesso il concetto di fotogramma come unità minima di un video).
Allo stesso modo, specie in epoca moderna, l’arte, e in particolar modo la pittura, hanno provato a esprimere su tela il senso di dinamismo del movimento: viene subito alla mente Umberto Boccioni che nel 1913 raffigurava su tela il “Dinamismo di un ciclista”.
Umberto Boccioni “Dinamismo di un ciclista”
In fotografia, la scelta di tempi rapidi – per “congelare” su pellicola l’attimo – o tempi lenti – per esprimere il movimento in modo diverso e potenzialmente più astratto – determina in modo chiaro le intenzioni narrative del fotografo.
Ernst Haans è senza dubbio uno dei più famosi fotografi che abbia indagato il rapporto tra fotografia e movimento. Indiscutibilmente affascinanti sono “Traffic” del 1963 e “Swimmers”, scattata in occasione delle Olimpiadi del 1984.
Ernst Haas “Traffic”
Ernst Haas “Swimmers”
Il movimento può anche essere solo suggerito e non reso palese, come nella rappresentazione di automobili in movimento al calar del sole.
Fabio Tacca “Automan” – Contest di Ottobre 2018 – Paesaggi Urbani
Le date:
Invio delle immagini: dal 1 al 31 maggio 2019 fino a 3 immagini per autore, gratuitamente sul nostro sito: www.biellaphotofriends.it
Votazioni: dal 1 al 16 maggio, tutti possono esprimere la propria valutazione.
Premiazione: il 17 maggio, l’opera più apprezzata vince la stampa in grande formato offerta da Fotostudio Trevisan di Cossato.
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