Biella. “Allontanamento Zero”, minoranza PD vs. Chiara Caucino: presentata una mozione

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Oggetto di un apposito convegno che si terrà sabato prossimo a Biella, il DDLR “Allontanamento Zero” promosso dall’assessore regionale alla Famiglia, l’avvocato biellese Chiara Caucino (Lega), diventa anche una mozione depositata dai consiglieri di minoranza del Partito Democratico in vista del prossimo Consiglio comunale.

Con la mozione i Dem impegnano l’Amministrazione Corradino a promuovere nei confronti della Giunta Cirio una richiesta di ritiro o sospensione del DDLR (Disegno di legge regionale), per favorire così l’apertura di un tavolo sulla tutela dei minori che sia di confronto con tutte le forze politiche e con i soggetti sociali e culturali che hanno espresso perplessità e obiezioni.

In estrema sintesi, il contenuto della mozione vuole contrastare la tesi dell’assessore Caucino, secondo cui in Piemonte i Servizi Sociali hanno per così dire “l’affido facile” e, conseguentemente, tendano ad allontanare bambini\e e ragazzi\e dalle famiglie d’origine solo perché queste ultime si trovano in situazione di difficoltà economica.

L’obiettivo dichiarato della legge regionale denominata “Allontanamento Zero” sarebbe dunque quello di ridurre del 60% gli allontanamenti. «Rammentiamo che l’affido è una misura temporanea cui si ricorre quando un minore debba essere soccorso e la famiglia, attraversando un momento di difficoltà, non è in grado di farlo. Le dichiarazioni dell’assessore sono gravi perché rappresentano una forma di delegittimazione e sottendono pregiudizio e non conoscenza del lavoro svolto dai Servizi Sociali e dalle Autorità Giudiziarie», scrivono i consiglieri del PD.

Non viene considerato, per esempio, che già esiste la Legge dello Stato 184/1983, che vieta di allontanare i minori dalle famiglie per motivi esclusivamente economici. Lo scopo della legge 184, modificata dalla legge 149 del 2001, è infatti la tutela del minore rispetto a disagi ben più gravi della povertà. Senza considerare un altro dato: in Italia il numero degli allontanamenti è molto al di sotto di quello di altri Paesi europei.

Questo perché nel nostro Paese “l’allontanamento dei minori resta un rimedio residuale che viene utilizzato solo quando gli interventi di prevenzione, sostegno e cura attuati dai Servizi Sociali nei confronti di nuclei familiari a rischio non siano stati sufficienti a rimuovere le cause che impediscono l’esercizio adeguato delle funzioni educative e di cura da parte dei genitori nei confronti dei loro figli”.

Alla luce di questi dati, e a fronte delle numerose e qualificate prese di posizione pubbliche, che esprimono perplessità e obiezioni in merito al progetto di legge, la minoranza del PD chiede al Consiglio comunale di votare una mozione che impegni la giunta a farsi portavoce in Regione della richiesta di ritiro o quantomeno della sospensione del DDLR.

L’auspicio è che l’Amministrazione diretta dal presidente Cirio possa piuttosto procedere al potenziamento dei Servizi Sociali e sanitari oggi sotto organico in tutto il Piemonte, allocando sui capitoli di bilancio dedicati risorse specifiche che, al contrario, nella legge “Allontanamento Zero” non sono previste.

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