Torna Paolo Furia con #FEELosophia: La storia della filosofia come una lunghissima serie TV

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Si può immaginare la storia della filosofia come un immenso palcoscenico, anzi, come una lunghissima serie TV in cui i personaggi sono i grandi filosofi che si studiano a scuola. In fondo, anche la trama è quella di un’appassionante storia, in cui tutti i personaggi si alleano, si scaricano vicendevolmente, si tradiscono, commettono un’azione poi si pentono, si accusano, alle volte pure si insultano.

Socrate scarica i sofisti, e poi i conservatori lo fanno fuori accusandolo di essere un sofista. Platone prende congedo da Parmenide su un tema, aprendo la strada a Aristotele. Per ringraziare, Aristotele, coprendosi dietro alla nobile frase “sono amico di Platone, ma sono più amico della verità”, scarica Platone e imposta una teoria che sarà considerata contrapposta a quella di Platone per 1500 anni.

La lotta per la libertà di pensiero dei filosofi islamici del 1100 e 1200 si è fatta nel nome di Aristotele. La lotta dei rinascimentali europei contro la dogmatica filo-aristotelica difesa dalla Chiesa Cattolica era fatta rileggendo Platone. Giordano Bruno si è fatto bruciare a Roma in mezzo a Campo de’ Fiori per rivendicare il suo diritto di dire che l’universo così come lo aveva concepito Aristotele era sbagliato. E così potremmo arrivare fino a noi.

Oppure si può anche immaginare che i personaggi di questa improbabile soap opera siano i concetti filosofici: la verità, il bene, il male, il sapere, l’apparenza, l’immagine, la bellezza, la scienza, la percezione, l’opinione, la vita, la morte, la realtà, la totalità, la natura, la felicità, la cultura, lo spirito, la materia, l’anima, la creatività, la società e quant’altro. In questo caso i personaggi di questa storia non muoiono mai, solo cambiano forma a seconda di chi li pensa e di volta in volta li tratta.

Che cos’è la verità? Cosa distingue il vero dal falso e il male dal bene? Cosa rende scientifica una teoria? Qual è il rapporto tra il materiale e l’immateriale? Quali sono i confini tra natura e cultura? Quali sono le caratteristiche più proprie dell’essere umano? Domande come queste non hanno tempo. La cosa più incredibile è che nessuna risposta a queste domande è definitiva, ma intorno alle risposte che di volta in volta i filosofi e le culture danno a queste domande, un’intera società e un’intera epoca si organizza e un intero corpo di valori prende forma.

Ecco qui una prima ragione per cui non c’è nulla di astratto nel porsele, queste domande, tanto per cominciare.

Paolo Furia

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