Fondazione CR Biella. Con “Arte+” 300mila euro destinati al restauro di beni storico-artistici sul territorio

0

Ammonta a quasi 1.8 milioni di euro il valore degli interventi e dei progetti sui beni d’arte biellesi che hanno partecipato al bando “Arte+” lanciato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella che ha risposto stanziando 300 mila euro di contributi.

Si tratta principalmente di chiese, oratori e immobili di interesse storico-artistico tutti sottoposti a tutela (ai sensi del DLgs 22/01/2004 n.42 – “Codice dei Beni culturali e del Paesaggio”) presenti sul territorio biellese per un totale di 25 interventi programmati da vari enti.

Il bando, i cui termini scadevano nel mese di marzo, è stato messo a punto per sostenere il restauro ed il recupero del patrimonio storico, artistico e architettonico diffuso sul territorio o interventi di rifacimento, sostituzione, adeguamento normativo degli impianti tecnologici e abbattimenti delle barriere architettoniche.

Per rendere ammissibile la domanda di contributo i progetti, oltre ad essere definitivi/esecutivi (autorizzati dalle competenti Soprintendenze da non oltre 5 anni) non dovevano essere stati cantierati prima del 1° gennaio 2018.

Particolare obiettivo del bando è stato inoltre favorire la fruizione dei beni oggetto di intervento per attrarre pubblico ed inserirli in specifici programmi di promozione turistica presenti sul territorio.

«I nostri beni d’arte diffusi sono un patrimonio da tutelare e valorizzare anche e soprattutto in ottica turistica in vista di un rilancio complessivo del territorio – spiega il presidente Franco Ferraris – ; da sempre la Fondazione è attenta a questi temi e anche oggi, pur nella difficoltà del momento, riteniamo importante proseguire con i programmi avviati come il bando arte+».

Sono state complessivamente 25 le richieste presentate alla Fondazione che ha operato un’attenta selezione basata su criteri oggettivi relativi a vari aspetti dei progetti tra cui la capacità dei richiedenti di mettersi in rete al fine di ottimizzare le risorse disponibili e valorizzare la creazione di percorsi di fruizione dei beni più efficaci.

Ovviamente un ampio peso nelle valutazioni per l’assegnazione dei contributi è stato dato all’efficacia della soluzione proposta e alla coerenza della stessa con gli obiettivi e i programmi definiti oltre che alla chiarezza dei tempi e dei modi di realizzazione dell’intervento.

Elementi importanti sono stati inoltre la presenza di un cofinanziamento acquisito e la rilevanza dell’intervento per il territorio di riferimento oltre che le azioni intraprese per garantire la miglior accessibilità del bene e le capacità del progetto di richiamare l’attenzione della comunità locale e di attrarre nuovi fruitori.

A fronte di una mole importante di progetti la Fondazione ha stanziato singoli contributi per un importo massimo di 30mila euro valorizzando realtà di grande importanza e visibilità come il percorso del Sacro Monte di Oropa, bene Unesco, il Capitolo della Cattedrale di Biella o la Chiesa di S. Maria Maggiore a Candelo, tassello importante di un ben consolidato itinerario turistico collegato al Ricetto di Candelo.

Ma al di là dei beni-faro del territorio, già noti e inseriti in circuiti definiti, il bando ha permesso di intervenire su gioielli architettonici meno noti ma con grandi possibilità di sviluppo turistico come ad esempio il bellissimo Santuario di Graglia che un ritorno del “turismo di prossimità” potrebbe in futuro valorizzare come in passato, o l’antica Chiesa di San Teonesto a Masserano, oggi sconsacrata, che l’Associazione Culturale Don Vittorino Barale sta recuperando come volano di promozione turistica del paese, anche in chiave didattica vista la vicinanza della scuola.

Scorrendo l’elenco dei beni che hanno ricevuto un contributo spiccano molti luoghi suggestivi e importanti che contribuiscono a delineare l’identità biellese come il Santuario della Brughiera, l’Oratorio di S. Maria delle Grazie a Netro, la Chiesa Parrocchiale di S. Pietro a Castellengo, di origine medievale e che custodisce splendidi affreschi del XVI secolo e molti altri.

Per cercare di rendere anche visivamente il colpo d’occhio di questi interventi, facendo comprendere la capillarità con cui la Fondazione sostiene lo sviluppo complessivo del Biellese, in questa occasione è stata realizzata una “mappa” dal disegnatore Andrea Dalla Fontana che accompagnerà il visitatore alla scoperta dei beni oggetto di intervento.

L’elenco completo dei progetti sostenuti è inoltre disponibile sul sito della Fondazione e nelle prossime settimane verranno presentati approfondimenti sui singoli progetti in collaborazione con gli enti promotori.

c.s.

Condividi:

Commenti chiusi