Covid. Formazione Professionale, Canalis (PD): “Competenza esclusiva della Regione ma Cirio e Chiorino se ne sono dimenticati”

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Sempre pronti a criticare, censurare, alzare la voce, buttarla in caciara insomma, come ha titolato tra ieri e oggi qualche quotidiano nazionale. Il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, continua a gettare benzina sul fuoco del malcontento, ma lui e la sua giunta soffrono di pericolose amnesie…

Insieme al suo assessore al Lavoro e Istruzione, Elena Chiorino, il governatore piemontese si è completamente dimenticato di un asset regionale strategico come la Formazione Professionale, un settore che conta qualcosa come 17mila studenti, oltre a docenti e personale amministrativo.

Ebbene, sulla Formazione Professionale tutto tace. Terra di nessuno. Troppo impegnati, Cirio e Chiorino, a fare propaganda, a recitare la parte di quelli che della “zona rossa” non sapevano nulla, di quelli che cadono dal pero.

Come se poche ore prima della firma di Giuseppe Conte in calce all’ultimo Dpcm non ci fosse stata un lungo confronto tra governo e territori nel contesto della Conferenza delle Regioni.

Niente, loro continuano a fare come se non ci fossero stati, a quella Conferenza, salvo poi non essere nemmeno in grado di tener dietro alle competenze delegate ed esclusive (in omaggio al principio costituzionale della sussidiarietà) della Regione, si veda alla voce Formazione Professionale, appunto.

Ecco quindi che Cirio e la sua giunta offrono il fianco alla vice segretaria del Partito Democratico Piemontese, Monica Canalis (in foto qui accanto), che con un post sulla sua pagina Facebook ha richiamato l’esecutivo regionale alle proprie responsabilità.

“Manca ancora l’Ordinanza regionale su un settore di esclusiva competenza regionale – scrive Canalis -. L’autonomia non può essere esercitata a targhe alterne! Gli attacchi al Governo nazionale sono oziosi, se poi la Giunta regionale non si occupa delle proprie deleghe.

Oggi è il primo giorno di lockdown in Piemonte, ma la Giunta non ha ancora normato un settore così strategico.

Da mesi Cirio e Chiorino ci hanno abituati ad un esercizio quotidiano di polemica con il Governo nazionale, che, oltre ad essere un danno per la sana collaborazione istituzionale, distrae dalle responsabilità regionali.

Una di queste è la Formazione Professionale, che è di competenza esclusiva della Regione e che nel bilancio regionale è seconda solo alla sanità.

In Piemonte circa 17mila studenti frequentano ogni anno i percorsi di qualifica in obbligo di istruzione. Numeri grandi, che tuttavia non sembrano ottenere la necessaria attenzione da questa Giunta.

Oggi gli studenti sono rimasti a casa, ma occorre chiarire in fretta se potranno frequentare in presenza le ore di laboratorio.

Va inoltre garantito un supporto finanziario all’acquisto dei devices informatici, come hanno fatto altre Regioni, per evitare che i ragazzi più svantaggiati siano costretti a seguire la FAD (Formazione a distanza, ndr) sul cellulare. Questo aumenterebbe grandemente il rischio di dispersione scolastica.

Gli enti accreditati negli ultimi decenni hanno costruito il modello piemontese, un’eccellenza di livello nazionale che ha ridotto la dispersione scolastica, migliorato l’orientamento e garantito al Piemonte di essere in cima alla lista delle Regioni italiane per utilizzo del Fondo Sociale Europeo.

Ora chiediamo alla Giunta Cirio meno polemiche e attacchi al Governo e più serietà e concretezza nella gestione delle deleghe su cui la Regione ha già piena autonomia”.

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