Covid-19 e potere delle parole: dall’informazione alla manipolazione sociale attraverso le fake news

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…della parola si sono ricavate due arti, quella di traviare la mente e l’altra di ingannare l’opinione pubblica”. (Gorgia)

In questi giorni di chiusura forzata a causa del Covid-19, dell’ intimità casalinga e degli spazi più ristretti del solito, riscopriamo l’importanza e il valore delle PAROLE.

Quante volte dopo aver ascoltato un discorso o letto una notizia il nostro stato d’animo è cambiato? Quante volte capita che crediamo in qualcosa e, grazie a un discorso, veniamo influenzati a tal punto da cambiare la nostra opinione? Quante volte siano stati affascinati dalle belle parole di qualcuno e ci hanno portato a credere che fossero vere, quando in realtà non era così?

Il filosofo Gorgia discepolo di Empedocle e contemporaneo di Parmenide fu uno dei retori più illustri del suo tempo. Era talmente abile nell’esercizio della retorica da dirsi in grado di rispondere a qualsiasi domanda che gli venisse posta.

Di Gorgia ci sono giunti l’Encomio di Elena e In Difesa di Palamede. Nell’Encomio prende le difese di Elena che era stata accusata di aver provocato la guerra di Troia per aver deciso di tradire il marito Menelao e seguire Paride. Per il filosofo, Elena è innocente sia che abbia fatto tutto ciò per amore, perché persuasa dalla parola o rapita con violenza e costretta dal volere divino, in quanto il movente è esterno alla sua responsabilità.

Da quest’opera si può comprendere la concezione di Gorgia sulla parola. L’ambito del linguaggio è la persuasione. La retorica è la tecnica che consente di far credere determinate cose agli interlocutori in modo da spingerli ad agire secondo una direzione.

Gorgia paragona la potenza delle parole alle medicine e agli incantesimi, “riesce a calmare le paure ed eliminare il dolore, a suscitare la gioia e ad aumentare la pietà”.

Per me, con le parole concretizziamo idee, creiamo discorsi, pensiamo e comunichiamo. La forza della parola risiede nei significati. Dobbiamo imparare a farne buon uso, perché spesso possiamo dire cose che forse non pensiamo realmente, ferendo persone che non ci hanno fatto nulla.

Le parole possono creare un ponte tra chi è fisicamente distante, abbattendo i limiti geografici e le barriere di cemento.

Le parole permettono di condividere emozioni, sentimenti, ricordi, progetti comuni, scaldano il cuore, danno fiducia e commuovono. Possono anche farci arrabbiare, offendere, ferire, farci allontanare, calunniare e distruggere.

Le parole spazzano via la solitudine, le distanze generazionali, la quotidianità che spesso ci aveva disabituati a una comunicazione più attenta e profonda.

Infine, le parole – a mio avviso – possono diventare libri, fiabe, poesie e infine canzoni.

In questi giorni siamo bombardati da notizie, troppe, molte delle quali sono fake news che creano inutili allarmismi e disinformazione. Spesso si diffondono attraverso social, media, whatsapp e vengono condivise senza alcuna verifica da parte degli utenti.

Tutto ciò crea molta confusione, panico e non aiuta a una comprensione reale di ciò che sta accadendo intorno a noi. Così finiamo per credere alle versioni più “amichevoli” o “pessimiste”.

L’invito che rivolgo a tutti voi lettori e lettrici è semplicemente quello di affidarsi ai fatti e ai dati riportati dalla scienza, dalle autorità competenti in materia e dai quotidiani affidabili e ufficiali. Purtroppo in questo periodo di gravi preoccupazioni e notizie scioccanti è difficile mantenere la calma e verificare la fonte delle notizie.

BASTA a una rete inquinata da notizie false!

La disinformazione e le fake news vengono create solo per realizzare un clima di tensione, per generare odio, e per divertimento. Non lasciamoci trascinare da questo flusso di notizie false, vuote e prive di senso. Non comportiamoci come dei caproni: si presuppone che siamo dotati di un cervello, cerchiamo di usarlo nel migliore dei modi!

A ognuno la scelta di quali parole usare, nella speranza che in questo strumento prezioso, da sempre alleato dell’umanità, ciascuno possa trovare conforto, calore e speranza.

E ricordiamo che, come disse Gorgia: “ …le parole: alcune affliggono, altre dilettano, altre incutono terrore, altre infiammano chi ascolta, altre infine stregano e avvelenano l’anima, con i poteri della persuasione maligna”.

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