Biella. Notte fonda in Ascom, solo la scorsa settimana i dipendenti hanno ricevuto una parte dello stipendio di gennaio

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Non ci sono corvi che tengano, verrebbe da dire. La scorsa settimana, cioè intorno al 20 del mese successivo, i dipendenti dell’Ascom di Biella hanno ricevuto solo il 60% dello stipendio di gennaio. Ma cosa succederà a febbraio e nei mesi venturi? La domanda sorge davvero spontanea. Dagli uffici di via Tripoli 1 escono spifferi e si odono scricchiolii, anche se il sempiterno presidente Novaretti non arretra di un centimetro, sempre pronto a rintuzzare ogni “attacco alla diligenza”. A minimizzare, a ostentare sicurezza, a restituire al/i mittente/i malignità e illazioni.

Nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 25 febbraio, abbiamo ricevuto la “missiva” dal titolo “Ascom in crisi: noi lo avevamo detto!” che pubblichiamo integralmente. Un lettera firmata. Quindi tutto alla luce del sole. A scrivere non è un “corvo” qualsiasi ma l’ex vice presidente di Ascom, Alberto Perotto, dimessosi dalla sua carica a fine maggio del 2018 insieme alla maggioranza dell’allora Consiglio di Amministrazione dell’Associazione di categoria.

“Lo avevamo detto”. È la magra consolazione di chi si vede riconoscere la ragione dal tempo, il giudice più imparziale ed equo che possa esistere, ma che non serve minimamente a cambiarne il sapore amaro.

Quando, a giugno, la maggioranza del Consiglio Direttivo ha rassegnato le proprie dimissioni, lo ha fatto perché rappresentava l’unico e ultimo estremo strumento attraverso il quale far prendere coscienza al Presidente che il modo con cui si era gestita l’Associazione, se perpetrato, ne avrebbe causato il naufragio inevitabile.
Nessuna guerra personale nei confronti di Novaretti, nessun “assalto alla diligenza” come lo ha definito lui stesso, nessun “corvo” nuovo a gracchiare illazioni, ma solo l’assoluta volontà di agire per il bene dei commercianti biellesi.
Invece abbiamo dovuto assistere alla negazione dell’evidenza, alle prese di posizione, a tratti pittoresche,  fino alla farsa rappresentata dalle nuove elezioni, tutto per il solo scopo di mantenere la carica… fino all’ultimo, qualsiasi cosa succeda.
Abbiamo appreso, da alcuni dipendenti, che non erano stati regolarmente versati gli stipendi di gennaio e che solo alla fine della settimana appena trascorsa, era stato effettuato loro un pagamento nella misura del 60% del dovuto; sicuramente un segnale di impegno ma viene da chiedersi cosa avverrà a febbraio, a marzo, ad aprile e nei mesi a seguire.
Il detto andreottiano “Meglio tirare a campare che tirare le cuoia” se probabilmente efficace politicamente nella Prima Repubblica non rappresenta certo un modus operandi responsabile quando a farne le spese sono i dipendenti e le loro famiglie e vogliamo pensare che, nella drammaticità della situazione, non siano stati usati due pesi e due misure separando le persone che gravitano intorno all’Associazione tra collaboratori di “serie A” e altri di “Serie B” auspicando  che vi sia stata un’assoluta equità di trattamento. 
Occorrerebbe chiedere al nuovo Consiglio: che fine hanno fatto i progetti faraonici contro la desertificazione? Dove sono le iniziative che avrebbero dovuto rilanciare il commercio sbandierate, a suo tempo, dal neo (ri)eletto Presidente? Le nuove assunzioni che criticavamo hanno prodotto risultati? E se sì, quali?
Ad un osservatore esterno quello che è apparso evidente è che quello appena trascorso è stato il primo Natale, negli ultimi 25 anni,  in cui Ascom non si è resa minimamente promotrice di nulla il che lascia a pensare che sia iniziato quello scenario che volevamo evitare in ogni modo.
Volevamo evitare  che un’Associazione gloriosa come quella biellese, tra le fondatrici stesse  di Confcommercio Nazionale perdesse la propria autonomia venendo assorbita da altre realtà territoriali in un momento in cui la presenza forte e propositiva sarebbe, invece, indispensabile.
Volevamo evitare che la più grande e rappresentativa Associazione di categoria del Commercio crollasse sotto il peso delle velleità di pochi.
Volevamo evitare di trovarci nella situazione di poter affermare: “Noi lo avevamo detto”.
Alberto Perotto
Ex Vice Presidente Ascom Biella 

 

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