Basket. Pallacanestro Biella riparte da coach Zanchi e dal gm Olla, Squarcina “licenziato” con una mail: “Ovviamente c’è delusione”

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«Ovviamente c’è molta delusione. Credo che per il lavoro svolto la conferma, non solo mia, ma dell’intero staff tecnico fosse d’obbligo. E la decisione di “liberarmi” mi è stata comunicata via mail. Nemmeno una telefonata da parte di chi, dopo gara 4 contro Rieti, mi abbracciava in lacrime ringraziandomi per la salvezza appena conquistata sul campo, davanti al pubblico del Forum. Sono interdetto. D’altra parte lo sport tende ad essere sempre più aziendalista e sempre più distaccato dai valori umani. Mettiamola così, ho imparato una cosa nuova, che in questi giorni mi sta portando a fare delle valutazione un po’ più ampie rispetto al mio lavoro», sono queste le parole di coach Iacopo Squarcina all’indomani dell’annuncio di Pallacanestro Biella: da ieri sera, infatti, Andrea Zanchi, tecnico di lungo corso (classe 1964), è ufficialmente il nuovo head coach rossoblù.

Andrea Zanchi, classe 1964, è il nuovo head coach di Biella

Una decisione, quella del CdA, che ha lasciato di sasso sia il diretto interessato che i tanti tifosi e  appassionati biellesi della palla a spicchi. Con Iacopo Squarcina, in effetti, al di là dei meriti sportivi, si era creato un legame particolare, propiziato dal carattere del coach, uomo di grande capacità tecnica, ma anche di spiccata sensibilità, umanità e simpatia nell’approccio con le persone.

«Come se non bastasse – continua l’ex coach rossoblù -, a questo punto anche il mio futuro professionale è in bilico, almeno per la prossima stagione, perché le trattative tra società e allenatori sono già avviate. Ho ricevuto diverse telefonate ma la frase del mese, come l’ho ribattezzata, è “non hai abbastanza esperienza”. Certo, c’è sicuramente chi ne ha più di me, ma vincere a Torino, Verona, Udine, eccetera non è cosa di poco conto, soprattutto nel corso di un campionato particolare come quello 2020/21. Non è bello se l’età anagrafica prevale sul merito. In ogni caso, non mi fermo, userò questo tempo per informarmi e studiare come ho sempre fatto, poi si vedrà. Voglio però ringraziare i tifosi biellesi, mi hanno sempre fatto sentire a casa. Biella sarà sempre una città in cui tornerò volentieri».

Altra novità in casa Pallacanestro Biella, anche questa non proprio un’inezia, è l’avvicendamento tra Marco Atripaldi (foto accanto) e Damiano Olla, da ieri ufficialmente nuovo general manager rossoblù. Se ne parlava già da qualche giorno (così come del cambio in coffa dopo la mancata riconferma di Squarcina) ma dal tardo pomeriggio di ieri, la cosa è stata messa nero su bianco.

In poche parole, la grande esperienza di Marco Atripladi, uno dei papà del progetto rossoblù, lascia spazio alla voglia di mettersi in gioco e di scommettere sul futuro di Damiano Olla, approdato a Biella proprio grazie all’ormai ex club manager. Un compito sicuramente non facile, quello di Olla: le condizione per costruire una nuova squadra non sono certo delle migliori, con un budget sempre ridotto all’osso e con l’obbligo di accontentare, nei limiti del possibile, una piazza dal palato fino come quella laniera.

Di lui il presidente Antonio Trada dice un gran bene: «Abbiamo conosciuto Damiano due anni fa e in questo periodo ci ha molto colpito il suo attaccamento ai nostri colori e la profonda dedizione al lavoro. Damiano si è meritato sul campo la fiducia che ci ha spinto a proporgli il ruolo di nuovo gm della società e siamo certi che saprà gestire al meglio questa nuova, grande responsabilità».

Dopo aver ringraziato la società per la fiducia concessagli, il nuovo gm di origini sarde (classe 1990), pensa già al roster da allestire per la prossima stagione. Damiano Olla ci sta lavorando da giorni, con la collaborazione telefonica (o via mail) di coach Andrea Zanchi e a Bi.T dichiara: «Ripartiamo dalle certezze: Nicola Berdini, in prestito, così come Luca Vincini. Poi c’è Matteo Pollone, che potrebbe ricevere i gradi di capitano. Con Zanchi siamo d’accordo sul fatto di puntare sul profilo dei due americani, che devono aver già giocato in un campionato europeo e, di conseguenza, non potranno essere dei rookie. Cercheremo di fare il massimo con le possibilità che abbiamo per dare alla città una squadra competitiva, nella speranza che possa arrivare qualcuno, da fuori, a darci una mano».

Sulle capacità e sull’attaccamento ai colori rossoblù di Damiano Olla non ci sono dubbi, lo conosciamo bene e siamo felici per lui, per la grande opportunità che gli è stata concessa e che saprà sfruttare al meglio. Parimenti, il nome di Andrea Zanchi è una garanzia: trent’anni di onorata carriera (tra Venezia, Montegranaro, Cremona, Casalpusterlengo, Scafati, Latina, Piacenza e Giulianova) la dicono veramente lunga. Ma ancora una volta, da biellesi, spiace dover constatare i “modi sbrigativi” con cui il club rossoblù liquida le “pratiche indesiderate”.

Nei confronti di certe persone, sarebbe corretto, e giusto, quel minimo sindacale di rispetto e attenzione in più che con i bilanci, i budget e i soldi in generale c’entrano ben poco. Afferiscono, semmai, ad un certo concetto di eleganza e cortesia che pare essersi smarrito dalle parti di via Domenico Modugno.

Peccato.

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