Tecnologia. Il Partito Democratico su Agenda Digitale: “Uib è la new entry, mentre il Comune di Biella resta alla finestra”

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Se c’è una lezione che la pandemia da SARS-CoV-2 ci ha impartito, è che ormai non si può proprio più fare a meno dell’innovazione digitale. Dad e smartworking hanno permesso durante i lockdown di non paralizzare completamente il Paese. Quella sulla telemedicina è una sfida tutta in divenire.
A Biella, cosa decisamente non scontata, esiste già da qualche anno una public utility che molti altri territori non hanno ancora a disposizione per “governare” la propria transizione digitale. Il riferimento è ad Agenda Digitale Biella. Su questo tema il PD Biellese ha inviato ai media un comunicato stampa che riportiamo di seguito.
Con l’arrivo delle prime dosi di vaccino anti Covid tutti quanti noi abbiamo tirato un grosso sospiro di sollievo. Sappiamo bene che ci attendono ancora mesi duri e bui, ma adesso, finalmente, abbiamo un’arma efficace per contrastare e sconfiggere la pandemia.
Oggi serve, con grande urgenza, un cambio di passo. Dalla politica, in primis. Sì, perché la diffusione del vaccino ci permette di iniziare ad uscire dalle logiche emergenziali per ricominciare a programmare, a costruire le impalcature degli avamposti che ci permetteranno di affrontare le tante sfide lanciate dall’emergenza sanitaria.
Una di queste, la pandemia ce lo ha mostrato chiaramente, è la transizione digitale.
Il nostro Paese è tra i fanalini di coda a livello continentale. Siamo molto indietro. C’è davvero tanto da fare e, pur a piccoli passi, si sta iniziando la rincorsa verso posizioni più consone ad una Nazione come la nostra.
Biella, nella sua storia, tante volte ha dimostrato di essere un passo avanti: dalla rivoluzione industriale in poi, spesso ha fatto da apripista.

Fulvia Zago

A testimonianza di quest’atavica capacità di visione, qualche anno fa, con il Patto del Battistero, sotto l’egida dell’Amministrazione Cavicchioli e su impulso di Fulvia Zago (che ne è tuttora presidente), è nata Agenda Digitale Biella, la public utility espressamente creata per favorire la trasformazione digitale dell’intero territorio provinciale.
Una realtà declinata in tante azioni, che altrove non ha ancora visto la luce. Oggi #ADBiella è una fucina di idee, un affiatato team di professionalità e skills al servizio del Biellese. Sono oltre venti i partner pubblici e privati che ne compongono la squadra. L’ultima, importante realtà ad aver ufficializzato, non più tardi di qualche giorno fa, il proprio ingresso in Agenda Digitale Biella è stata l’UIB.
Il paradosso è che, a fronte di tante new entry, il Comune di Biella, che di Agenda Digitale è stato promotore, se ne sia chiamato fuori. Il tutto per non corrispondere la ridicola cifra di 1.000 euro e, soprattutto, perché l’assessore “competente”, Massimiliano Gaggino, non vede di buon occhio il direttivo della public utility, per averlo marginalizzato.
Una puerile ripicca, quella di Gaggino. Lo stesso assessore, ultimamente, per mascherare la sua antipatia verso chi non lo ha accolto stendendogli il tappeto rosso, ha dichiarato ai media locali di avere altre idee, altre “visioni” e progetti sulla digitalizzazione del territorio biellese. Non lesinando qualche frecciata fuori luogo e fuori misura.
Intanto, mentre #ADBiella continua imperterrita nella sua costante e meritoria opera di alfabetizzazione digitale, di organizzazione di eventi e trasmissione di competenze, il Comune di Biella cosa fa? Sta alla finestra, sta a guardare, le braccia conserte. E, nelle migliore delle ipotesi, riesce addirittura a impostare l’assistente digitale sul portale istituzionale.
Un po’ pochino, a ben vedere.
Rita de Lima – Segretaria PD Biellese
Valeria Varnero – Capogruppo PD Consiglio comunale Biella

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