Sono riprese le attività al Santuario di San Giovanni. Dopo la chiusura totale dovuta alla pandemia, il gestore ha potuto riaprire il bar ristorante pur con le restrizioni dettate dalle ultime disposizioni: attività limitata agli spazi aperti, quindi sotto il portico esterno, e chiusura alle 22.
Sono inoltre disponibili attualmente 11 camere dell’albergo per un totale di 26 posti letto, più le 6 camere dell’ostello, in attesa di poter restaurare e riutilizzare le 10 camere distrutte dall’evento calamitoso del 2 ottobre 2020. È un passo avanti nella speranza di poter riprendere le attività in pieno.
Anche i locali adibiti a mostre ed esposizioni sono oggi inagibili per via dell’evento calamitoso ma è stato allestito, in via provvisoria, il locale al primo piano adiacente al ristorante, per proseguire le ormai consolidate attività culturali.
Il nuovo spazio espositivo verrà aperto a giugno con la mostra dedicata ai “150 anni dell’inaugurazione del traforo del Frejus” nel cui cantiere hanno lavorato numerosi “valit” e che farà parte di un percorso espositivo realizzato con la Casa Museo di Rosazza e il museo della Società Operaia di Campiglia Cervo.
L’Amministrazione del Santuario, anche quest’anno, ha inteso aderire alla Rete Museale Biellese che proporrà le visite guidate da giugno a settembre, con il solito percorso: visita alla Chiesa, sacrestia, biblioteca storica, mostra, “campanun” e cimitero monumentale.
La visita alla biblioteca sarà nuovamente possibile in quanto sono in fase di realizzazione gli interventi straordinari di manutenzione del tetto e dei locali danneggiati il 2 ottobre 2020 a causa di infiltrazioni d’acqua dal tetto in lose.
I lavori verranno realizzati grazie ad una raccolta fondi (occorrono circa 25mila euro) promossa dagli Alpini del Raggruppamento Valle Cervo che, come in molte altre occasioni, dimostra un forte legame con San Giovanni. Il Parco della Rimembranza del Santuario custodisce la memoria dei caduti della Valle nelle guerre di indipendenza e della 1° e 2° guerra mondiale.
L’iniziativa degli Alpini è stata appoggiata dalla Sezione di Biella e pubblicata sul giornale Tüc Un. Gli Alpini come sempre si distinguono per essere presenti, in caso di calamità ed emergenze, a dare il loro apporto di volontariato e il sostegno economico.
La Biblioteca storica, che conserva più di mille opere di notevole valore storico e culturale, sarà riaperta il 13 giugno con una cerimonia e la posa di una targa ricordo dell’intervento degli Alpini.
Per coloro che volessero dare il loro contributo il riferimento è il Gruppo Alpini di Tollegno:
IBAN IT 28 I 06090 44830 000013951910
causale “Raccolta fondi pro biblioteca San Giovanni”.
Indicando il nome e il codice fiscale la donazione sarà detraibile nella dichiarazione dei redditi.
Per ripristinare il fabbricato gravemente danneggiato dall’alluvione dell’ottobre scorso, l’Associazione Amici di San Giovanni, tramite un’azione di fundraising, ha raccolto finora circa 35mila euro. Con tale somma si è potuto mettere in sicurezza l’edificio danneggiato durante le fasi di sgombero della frana dalla strada, effettuato dalla Provincia di Biella e compartimentare e ripristinare i servizi e le utenze interrotte.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella come sempre è intervenuta con prontezza a favore del territorio biellese ed ha erogato un contributo di 20mila euro per la progettazione preliminare relativa alla ricostruzione del fabbricato danneggiato.
L’incarico di redigere il progetto è stato affidato all’architetto Emanuela Baietto, in collaborazione con l’architetto Renato Zorio. Il progetto, consegnato recentemente dai professionisti all’Amministrazione del Santuario, ha permesso all’Amministrazione stessa di richiedere ad Enti pubblici e privati il sostegno finanziario necessario per la ricostruzione che prevede una spesa complessiva di circa 800mila euro.
Contestualmente si sta affrontando un altro grave problema: la riapertura della strada che porta alla Galleria Rosazza e quindi al Santuario di Oropa, attualmente chiusa al traffico. L’alluvione dell’ottobre scorso ha causato frane e smottamenti sul tratto di strada e sugli imbocchi della Galleria.
Insieme a Regione, Provincia, Unione Montana e Comune di Campiglia si stanno valutando gli interventi necessari per il ripristino della viabilità, fattore indispensabile per far sopravvivere le attività del Santuario e del Ristorante della Galleria.
Con molto impegno e una buona dose di ottimismo, con la collaborazione di tutti e l’aiuto di San Giovanni, speriamo di poter affrontare e risolvere le varie problematiche per poter guardare al futuro con maggiore fiducia e certezze.
Pier Luigi Touscoz
Presidente Fondazione Opera Pia Laicale San Giovanni d’Andorno