Roppolo. Via Francigena e Cammino di Oropa propiziano la nascita del nuovo info point nel centro del paese

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Nella mattinata di ieri, domenica 9 luglio, è stato inaugurato lo spazio informazioni a Roppolo, il luogo in cui da oggi verranno fornite indicazioni ai turisti, specie quelli a piedi e in bicicletta. Collocato nel centro del paese, in via Massa, di fronte all’Ufficio Postale, sarà aperto dalle 11 alle 18 dal lunedì alla domenica e osserverà il giorno di riposo di mercoledì.

Lo scopo di questa nuova apertura è proprio quello di ricevere camminatori e turisti in genere, timbrare le credenziali della Via Francigena e del Cammino di Oropa e promuovere i siti d’interesse e le attività locali.

«L’edificio in cui nasce il punto informazioni è frutto dei sacrifici dell’Amministrazione comunale che ha portato a due interventi di ristrutturazione. È un edificio di 100 anni fa che era quasi abbandonato, con il tetto da cui filtrava acqua», ha spiegato il sindaco Renato Corona, cha ha continuato spiegando come «sotto la sorveglianza delle Belle Arti è stato rigenerato con un’ottica conservativa, per cui alcune parti in pietra dei muri sono ancora visibili». I locali ora risultano accoglienti e inseriti in un’area multiservizi del paese dove, come già accennato, si trova l’Ufficio Postale, la Biblioteca, la Scuola dell’Infanzia, il Polivalente ed anche l’Info Point.

Proprio come quando nasce un bambino, a salutare l’avvento, sono passati tutti, amici e parenti. Ci è voluta una lunga gestazione, ben oltre i 9 mesi canonici. Il piccolo villaggio non è abituato ai flussi turistici, è servito del tempo per rendersi conto delle potenzialità inespresse, per iniziare un processo di riqualificazione.

Soprattutto è stato il successo del Cammino di Oropa a fare da volano: dai trecento passaggi del 2019, lo scorso anno, ne sono stati registrati bem 3.200, e nel 2023 sono, ad oggi, almeno 2.200 i turisti lenti che si sono incamminati da Santhià fino al Santuario, passando per Roppolo.

«L’infopoint è il risultato di un lavoro di progettazione iniziato più di 10 anni fa, volto a sviluppare l’aspetto turistico del paese, che ha tante potenzialità – ha sottolineato Pancrazio Bertaccini al Polivalente, davanti a una nutrita platea di roppolesi e di persone provenienti dai dintorni -. Fa parte di una varietà di progetti per creare una rete, una struttura di promozione che dia servizi ai turisti ma che riporti l’attenzione delle persone sul territorio e sulla sua valorizzazione».

Il turismo lento è un vero e proprio viaggio alla scoperta di se stessi e dei luoghi, visti con lentezza, attenzione e rispetto. Come sottolineato da Alberto Conte, presidente dell’Associazione “Movimento Lento” e ideatore del Cammino di Oropa, anch’egli intervenuto alla presentazione: «Si sta creando un ecosistema di persone e realtà che crea impatti economici ma soprattutto sociali sul territorio, è un modo di fare turismo diverso dal solito turismo di massa: la motivazione dei camminatori è soprattutto quella di staccare la spina, entrare in contatto con la natura e con se stessi. Nello stesso tempo è un turismo sano, sostenibile, che permette alle persone di fare conoscenza con il territorio e le realtà locali».

Non una modalità predatoria di uso del territorio, ma il suo contrario: un aiuto a rigenerare i luoghi dimenticati, le aree interne, quei siti che furono abbandonati per raggiungere le città, spopolati dall’industrializzazione. I tempi che viviamo chiedono di  riscoprirli, di conoscerne le storie, di ri-viverli.

«L’obiettivo è diventare di nuovo abitanti – ha affermato in chiusura Giuseppe Pidello, direttore degli ecomusei biellesi -. Per farlo bisogna recuperare le competenze tradizionali, quelle informali, ma anche innovare e, soprattutto, far crescere la curiosità».

Il territorio è pieno di storie spesso dimenticate, come quella delle “cadreghe” di Azeglio; prodotte dalla fine dell’800 fino a metà del secolo (a Roppolo se ne possono trovare 3 esemplari), donate all’Info Point e restaurate dagli operatori volontari del servizio civile impiegati nel paese della Bassa Serra.

Ci sono anche molte storie da scoprire come quelle di chi ha resistito producendo eccellenze, come il vino Erbaluce o il miele biellese. Roppolo è un luogo in cui passare e ripassare, lo stanno scoprendo Youssef Haddar e Nicolò Morando nel loro quotidiano lavoro per il servizio civile, iniziato appena da un mese e già ricco di spunti e di cose da fare.

Youssef e Nicolò, il primo con formazione in comunicazione e il secondo al termine di un master in sociologia del turismo, stanno svolgendo il loro anno di servizio civile universale nel’ambito del progetto “Amici dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea” di ARCI servizio civile Piemonte, nelle sedi del Comune di Roppolo e di Legambiente Dora Baltea.

Lavoreranno, insieme a i volontari, proprio per tenere aperto e funzionante l’Info Point. Sarà possibile trovarli a Roppolo, in via Massa 23 (dove c’è il cancello della Posta), tutti i giorni tranne il mercoledì, dalle 11 alle 18.

c.s.

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