Pallacanestro Biella e coach Paolo Galbiati, un matrimonio celebrato con pane e basket

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Ha fatto davvero una bella impressione il nuovo coach di Pallacanestro Biella, Paolo Galbiati. Presentato ieri mattina al Forum dal gm Nicola Minessi, dal presidente Massimo Angelico e dal main sponsor Antonio Trada (che per concentrarsi sulla palla a spicchi ha deciso di abbandonare qualla ovale), l’ex Auxilum Torino e Nazionale italiana Under 18 ha stupito i presenti per la sua semplicità, disponibilità e soprattutto per il suo entusiasmo.

Per il suo essere innamorato del basket, delle squadre che allena e di ogni singolo giocatore. Un ragazzo che vive di pane e basket, ma ha anche una fidanzata, ha tenuto a precisare ed è giusto riferirlo. Nato a Vimercate (B) il 20 febbraio del 1984, è approdato a Biella dopo l’addio di Michele Carrea accasatosi a Pistoia, dove il suo trasferimento è stato caldeggiato dall’ex gm rossoblù Marco Sambugaro (e dove molto probabilmente sarà raggiunto anche da Carl Wheatle).

Le prime parole del neo coach sono state di grande apprezzamento e riconoscenza per il lavoro che una società come quella laniera svolge ormai da 25: “Sono orgoglioso di essere stato scelto da Biella”, ha affermato Galbiati. Il suo arrivo in città è stato propiziato da Marco Atripaldi, ringraziato sia dal capo allenatore che da Minessi perché “quello di Paolo è stato di fatto il primo acquisto da quando sono diventato general manager”.

Stanno già lavorando alacremente, negli uffici del Forum. Ore e ore a snocciolare nomi, valutare ipotesi, sentire agenti e scrivere sulla lavagna “dei sogni” chi potrebbe diventare un tassello del futuro puzzle che comporrà la formazione rossoblù ai nastri di partenza della stagione 2019/2020.

Le certezze sono poche e riposano sui nomi di Lorenzo Saccaggi, Federico Massone e Matteo Pollene. Gli sforzi della società, in questi giorni, sono concentrati sulla conferma di un certo Michele Antonutti, un ragazzo che (appena 32enne) ha esperienza da vendere, oltre ad un cuore incredibile e una discreta dose di punti nelle mani e la cattiveria agonistica giusta per cambiare l’inerzia delle partite. Insomma, un lottatore: da Udine con furore… e con un calice di prosecco. Che non guasta mai!

Molto poco, invece, trapela sulla coppia di americani che, come noto, costituiscono la cartina tornasole di ogni stagione. Non solo per Pallacanestro Biella, ma per tutte le società di serie A2. A precisa domanda, il “Mine” ha risposto che Sims potrebbe essere interessante, ma c’è prima da capire chi saranno i giovani italiani che si accaseranno sotto il Mucrone. Solo allora sarà sciolto il nodo degli americani, con la concreta possibilità di vedere a Biella qualche rookie di belle speranze.

L’unica cosa certa è che i tifosi biellesi vedranno di nuovo una squadra giovane, grintosa un po’ come quella che nel 2014 portò a casa l’unico trofeo della storia di Pallacanestro Biella, la Coppa Italia LNP.

Chi vivrà, vederà. Intanto, al Forum, si lavora sodo, fino a sera. Su questo non ci sono dubbi.

 

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