Miagliano. Gli “Amici della lana” raddoppiano: teatro (“Il Confine”) + passeggiata “Sul sentiero delle sirene”

0

Il progetto Wool Experience 2020 di Amici della lana condivide una parte di rassegna di Storie di Piazza. Doppio, quindi, l’appuntamento a Miagliano per quest’ultimo fine settimana d’agosto.

Il progetto Wool Experience è inserito negli eventi della Rete Museale Biellese, con il contributo di Fondazione CR Biella, e il patrocinio del Comune di Miagliano e il Gal Montagne Biellesi. Per la sera del 29 agosto verrà presentato all’anfiteatro P408 di Miagliano Il Confine”con Fabio Banfo della compagnia MaMiMò di Reggio Emilia.

Domenica 30 agosto nuovo appuntamento (14.30 e 16.30) con la terza passeggiata del ciclo “Sul Sentiero delle Sirene” dal Lanificio Botto al Castellazzo e ritorno dal Sentiero della Madonna.

“Il Confine” con Fabio Banfo della compagnia MaMiMò di Reggio Emilia affronta un tema che ci ha colpito tutti: quello del confine o meglio del confinamento. Il Confine è uno spettacolo interattivo, nato dall’esperienza di confinamento vissuta durante il lockdown e che racconta in modo ironico e poetico i vari “confini” che contraddistinguono la vita del nostro tempo: il confine della pelle, quelli della mente, il confine tra i generi, quelli geografici e quelli tra le persone.

Immaginate di stare davanti ad un condominio: tante case e per ogni casa un personaggio, portatore di un diverso punto di vista sulla condizione umana e i suoi limiti fisici, psicologici, culturali. Diversi spaccati di umanità che si confrontano e reagiscono in modo diverso al “Confine”. In scena un attore che interpreterà tutti i personaggi, accompagnato da un musicista, che con chitarra elettrica, e basi elettroniche, contribuirà a dare vita a diversi mondi sonori.

Obbligo di prenotazione al 320.0982237. Ingresso 13 euro. Ridotto per associati.

Si prega di attenersi alle disposizioni sul distanziamento previste dalla normativa vigente in materia di prevenzione del Covid.

“Sul sentiero delle sirene” del 30 agosto prevede una passeggiata sui passi compiuti dagli operai che scendevano dalla Valle o risalivano verso Miagliano, centro lavorativo nevralgico per più di 100 anni della Valle cervo. Il Castellazzo è una passeggiata si snoda sulla collina, con ritorno dal sentiero. Questa è la collina fatta spianare da Antonio Poma per dare più luce al paese, su cui sorge la villa padronale dei Poma, oggi di proprietà della famiglia Botto.

Si tratta di un edificio costruito nella seconda metà dell’800 dalle linee sobrie ma al tempo stesso molto elegante e maestoso, circondato da un ampio ed ombroso parco ricco di piante ed alberi di varia provenienza e di pregio.

Parte del parco è sorretto da un alto muraglione ad archi (visibile dalla strada di accesso alla villa) che nasconde una grande vasca sotterranea per la raccolta dell’acqua per la sottostante fabbrica.
Un’altra vasca interrata in pietra si trova dalla parte opposta e da essa parte una condotta che scende allo stabilimento tessile, celata da una impervia scala di ben 144 gradini!

Dal cancello della villa la strada si riduce a mulattiera e gira intorno alla proprietà Botto per poi discendere alla strada comunale che da Miagliano raggiunge Case Code. Qui parte il breve Sentiero della Madonna, una scorciatoia per il sentiero che sale verso il Santuario di Oropa.

Il Sentiero della Madonna, dopo anni di abbandono, è stato completamente risistemato dal Comune di Miagliano tra giugno e luglio 2020 con l’allargamento del sedime e l’apposizione di una staccionata in legno e di un nuovo ponticello sul rio che scende dalla collina e termina poco a monte del lavatoio intitolato al Cavalier Alberto Poma.

Dopo la visita al lavatoio la passeggiata proseguirà in direzione della Roggia per poi far ritorno al Lanificio Botto.

PARCHEGGIO INTERNO.

PARTECIPAZIONE AD OFFERTA LIBERA.

PRIMA PASSEGGIATA ALLE ORE 14.30
SECONDA PASSEGGIATA ALLE ORE 16.30.

OBBLIGO DI PRENOTAZIONE AL 320.098.2237

Lanificio Botto e Villaggio Operaio
Via Vittorio Veneto, 2
Miagliano (BI)

c.s.

Condividi:

Commenti chiusi