Giornata mondiale senza tabacco: fumatori in aumento, ma con l’aiuto del Fondo Edo Tempia si può smettere

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Crescono i fumatori in Italia ma non diminuisce l’impegno del Fondo Edo Tempia per aiutarli a smettere: il 31 maggio, la Giornata mondiale senza tabacco istituita dall’OMS, è l’occasione giusta per ricordarlo e per sottolineare i rischi associati all’uso della sigaretta, le politiche efficaci per ridurne il consumo e le giuste rivendicazioni per il diritto alla salute.

Gli sforzi del Fondo si manifestano dal 2004 con l’istituzione del centro per il trattamento del tabagismo. Sono due ogni anno, in primavera e in autunno, i corsi psicoeducazionali per la disassuefazione dal fumo.

Si tratta di un percorso che predilige il gruppo come forza motrice e il coinvolgimento attivo di ogni singolo partecipante. Durante i dodici incontri, oltre al supporto delle psicologhe, sono previste una consulenza con una nutrizionista e una con un medico specialista in pneumologia.

In quasi vent’anni i corsi hanno aiutato a smettere di fumare circa seicento persone. Come tutti i servizi del Fondo Edo Tempia è gratuito.

L’urgenza del problema è data dalle cifre. Nel mondo il consumo di tabacco rappresenta la seconda causa di morte evitabile. Circa 8 milioni di persone hanno perso la vita per i danni correlati al fumo. Nel 2022 in Italia i fumatori erano 12,4 milioni (il 24,2% della popolazione): 7,5 milioni di uomini (30,2%) e 4,9 milioni di donne (18,5%).

La prevalenza di fumatori, che ha visto una stagnazione per circa 15 anni, passa dal 22,0% del 2019 al 24,2% del 2022, facendo registrare un incremento di circa 800mila persone. Per quanto riguarda l’utilizzo dei nuovi dispositivi quali il tabacco riscaldato e la sigaretta elettronica il loro consumo, sia abituale che occasionale, è triplicato passando dall’1,1% nel 2019 al 3,3% nel 2022 (circa 1,7 milioni di persone).

Nel rapporto nazionale sul tabagismo riferito al 2022 si sottolinea anche come, sebbene la maggioranza dei fumatori (52,2%) ritenga che i nuovi dispositivi siano dannosi al pari delle sigarette tradizionali, il 36,6% ritiene che siano presidi medici per aiutare a smettere di fumare e che la loro dannosità sia nettamente inferiore rispetto a quella delle sigarette tradizionali.

Questa visione distorta sembra essere in parte legata alla pubblicità ingannevole che viene prodotta e fatta circolare.

Ecco perché provare a smettere è importante e per questo il Fondo Edo Tempia è pronto a tendere una mano. Le psicologhe sono sempre disponibili ad accogliere richieste per il prossimo corso che partirà a ottobre o anche fornire informazioni sul servizio.

Basta telefonare al numero 015-351830 o inviare una mail all’indirizzo psicologia@fondoedotempia.it.

c.s.

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