Emergenza Covid-19. Le Democratiche Biellesi sviluppano 8 punti a tutela delle fragilità

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Le Democratiche Biellesi hanno elaborato una serie di otto proposte per affrontare l’emergenza Covid-19 senza trascurare le fasce più deboli della popolazione: le donne e le loro attività lavorative e familiari, i bambini e i ragazzi con disabilità, gli operatori del settore socio-sanitario, gli immigrati.

Senza dimenticare il capitolo fondamentale legato alla scuola. Bene la didattica a distanza, ma a patto che sia fruibile da tutti gli studenti. Alcune risposte ai punti enucleati dalle Democratiche Biellesi sono arrivare dal DPCM “Salva Italia”, anche detto “Marzo”, approvato ieri, lunedì 16 marzo, dal Consiglio dei Ministri. Altri argomenti, al contrario, meriterebbero maggiore approfondimento in un futuro molto prossimo.

Di seguito abbiamo ripreso i vari punti toccati da questa sorta di memorandum per il governo nazionale e quello regionale, oltre che per le varie istituzioni preposte. Il tutto per non lasciare indietro, in questo momento difficile e delicatissimo proprio le varie declinazione del termine “fragilità”.

  1. SITUAZIONI DI ESTREMA FRAGILITÀ: le immigrate e gli immigrati privi di residenza anagrafica e di permesso di soggiorno non possono accedere al pronto soccorso. I senza dimora rischiano di rimanere senza punti di riferimento a causa delle difficoltà che incontrano le associazioni di volontariato. Proposta: lavoriamo subito a misure di sostegno per queste categorie.
  2. DISABILITÀ COGNITIVA E PSICHICA: per bambini e ragazzi con disabilità cognitiva e psichica il cambiamento della semplice routine costituisce un grave problema. Nel decreto governativo non sono state previste deroghe per tali situazioni, lasciando tutto il peso sulle spalle delle famiglie e spesso delle sole figure femminili. Proposta: serve un intervento rapido e risolutivo. 
  3. LAVORATRICI AUTONOME: le lavoratrici autonome si trovano ad affrontare l’impossibilità di gestire i figli, con la conseguente necessità di affidarsi ai nonni, al momento soggetti più vulnerabili e quanto mai da proteggere. Proposta: lavoriamo a importanti agevolazioni alla famiglia, alle partite IVA e alle imprese, sia a livello governativo che regionale. 
  4. VIOLENZA DOMESTICA: #iorestoacasa è un invito necessario ma angosciante per donne, bambini e bambine che fra le mura domestiche vivono quotidianamente violenze di ogni tipo. Proposta: aiutiamo i centri antiviolenza a fornire risposte alle donne che richiedono nuovi accessi e ad evitare l’interruzione delle consulenze di supporto. 
  5. LAVORO FEMMINILE: attività commerciali, cooperative di servizi educativi e sociali, attività stagionali, baby sitting, servizi di pulizia e caregiving. Proposta: lavoriamo per sostenere la ripresa occupazionale e per agire rapidamente a sostegno di queste categorie. 
  6. SICUREZZA SUL LAVORO: gli operatori del settore socio-sanitario e altre categorie di lavoratrici e lavoratori in questi giorni di emergenza continuano a svolgere regolarmente la loro attività. Proposta: garantiamo loro la massima sicurezza sul lavoro attraverso un maggiore e più efficace coinvolgimento dei territori.
  7. TERZO SETTORE: il terzo settore si trova a dover fare fronte alla carenza di operatori e a spese difficili da sostenere. Proposta: lavoriamo a forme più ampie e strutturate di servizio civile e volontariato a supporto della comunità, progettando integrazioni con percorsi di studio o lavoro e supportiamo economicamente le associazioni di volontariato.
  8. DIDATTICA A DISTANZA: la didattica a distanza non può e non deve creare una condizione di svantaggio. Proposta: serve rapidamente una ricognizione il più attenta possibile allo scopo di aiutare le famiglie e gli studenti che in questo momento di emergenza hanno difficoltà di vario genere.

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