Economia. Nicolò Zumaglini (UIB) vs. presidente INPS: “Inaccettabile il pregiudizio antindustriale di Tridico”

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«Stiamo vivendo una situazione drammatica, in cui le imprese rischiano di chiudere per la carenza di ordini, in conseguenza del lockdown a livello mondiale e dell’arresto dell’economia internazionale. È assurdo pensare che un imprenditore preferisca mantenere un’attività ferma per opportunismo: un’azienda attiva è invece un generatore di lavoro e benessere per tutti, imprenditori e addetti. Nella nostra realtà locale, la maggioranza di imprese ha anticipato la cassa integrazione ai propri dipendenti, nonostante la difficoltà nell’accesso al credito. Se per la cassa ordinaria, infatti, le domande vengono finanziate in tempi ragionevoli, per la cassa in deroga i tempi si allungano a causa delle procedure più complesse. Pensare che le imprese stiano chiuse sulle spalle dello Stato è l’espressione di un pregiudizio antindustriale inaccettabile, che non rispecchia la realtà».

Così Nicolò Zumaglini (foto accanto), vice presidente dell’Unione Industriale Biellese con delega alle Relazioni Industriali e Welfare, commenta le dichiarazioni di Pasquale Tridico. Secondo il presidente dell’Inps, infatti, le imprese non riprenderebbero l’attività per questioni di opportunismo poiché, in attesa che il mercato riparta, è lo Stato a farsi carico dell’80% della busta paga dei lavoratori.

La presa di posizione dell’Uib si aggiunge alle numerose affermazioni degli esponenti del Sistema confindustriale che evidenziano come le dichiarazioni di Tridico siano profondamente ingiuste, soprattutto nei confronti delle piccole imprese che faticano a riprendere l’attività per la forte contrazione della domanda e per gli oneri fiscali e contributivi a cui, nonostante la crisi di liquidità, devono comunque adempiere.

c.s.

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