Discarica di amianto al Brianco. Salussola Ambiente è Futuro chiede aiuto sui social: “Conti da pagare, da soli non possiamo farcela”

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Una richiesta d’aiuto postata direttamente dai social. Non c’entra la guerra, in questo caso. A scrivere è il comitato Salussola Ambiente è Futuro, che si batte contro la realizzazione della discarica di cemento-amianto in località Brianco, proprio in mezzo alle risaie e a pochi passi da Biella, Città Creativa UNESCO.

Nei giorni scorsi, il comitato creato dai cittadini di Salussola ha ottenuto un’importante vittoria: il TAR Piemonte ha confermato la sospensiva dei lavori iniziati dal proponente, Acqua & Sole srl. Una decisione già assunta in precedenza dal presidente Tribunale amministrativo regionale, che con un suo decreto adottato in via cautelare e urgente aveva anticipato il provvedimento poi confermato collegialmente.

Tutto ciò, la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente, ha però un costo. Che ora grava sulle spalle del comitato. Ecco quindi giustificato l’appello alla buona volontà dei cittadini. Lo riportiamo integralmente qui di seguito.

In calce all’ordinanza che abbiamo ottenuto per sospendere i lavori presso la discarica di amianto, condividiamo una riflessione.
In questi anni abbiamo rappresentato in tutti i modi, con tutti i mezzi e con tutte le istituzioni le motivate ragioni per cui il territorio ritiene che questo impianto non debba essere realizzato lì, con quel rilevato alto 18 metri rispetto al piano della campagna. Sindaci, Prefetti, Presidenti di Provincia, Presidenti di Regioni, parlamentari, senatori, consiglieri regionali. Abbiamo incontrato più volte tutti, abbiamo manifestato, raccolto firme (13.000, col passaparola, su carta), scritto osservazioni e commissionato perizie, spendendo un mare di tempo rubato al nostro personale, per non citare i costi.
Alla fine siamo rimasti inascoltati, e per mettere sotto la lente d’ingrandimento queste due banali questioni (dove e come vogliono realizzare la discarica), siamo dovuti ricorrere al Giudice amministrativo. Noi speriamo che tutte quelle istituzioni menzionate si stiano facendo qualche domanda, e si chiedano cosa hanno sbagliato, in che momento han fallito nella loro missione al servizio dei cittadini.
Nel frattempo però a noi restano i conti da pagare.
L’istanza cautelare d’urgenza presentata lunedì 14 febbraio rappresenta un costo che si aggiunge a tutto il resto: per quanto sia un periodo tremendo, siamo quindi costretti a chiedervi ancora uno sforzo per arrivare in fondo alla vicenda. Da soli non possiamo farcela, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti!
Chiediamo quindi a tutti quelli che ne hanno la possibilità di contribuire all’azione legale mediante bonifico bancario a favore di: Comitato Salussola Ambiente è Futuro – IBAN IT 46 D 030 6909 6061 0000 0172 971 con causale “ricorso al TAR”.
Non lasciateci da soli, è la battaglia di tutti!

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