Discarica d’amianto al Brianco di Salussola. Alessandro Pizzi entra a gamba tesa nella discussione politica

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È di qualche giorno fa la notizia che Acqua&Sole srl, la ditta lombarda che vorrebbe costruire la discarica d’amianto in regione Brianco di Salussola, è stata inserita dalla giunta Cirio tra i progetti meritevoli di finanziamento (ben 2 milioni di euro) che figurano nel “Next Generation Piemonte”, ovvero il piano regionale che concorrerà alla redazione definitiva del Recovery Plan nazionale in fase di stesura, che il governo Draghi deve inoltrare alla Comunità Europea entro fine aprile.

Oltre alla logica e consequenziale levata di scudi da parte del Comitato Salussola Ambiente è Futuro, si è registrato anche l’appello ai parlamentari biellesi da parte del sindaco di Mongrando, Antonio Filoni. La politica biellese impegnata in Regione, al contrario, se non difende espressamente il progetto, non ne prende nemmeno le distanze. Non apertamente, almeno. E adduce motivazioni surrettizie, quasi che l’Ente regionale si limiti a fare da passacarte rispetto alle richieste che promanano dai territori (e/o dai privati, come in questo caso).

Nulla di più FALSO!!! E lo si può evincere anche dalla disinvoltura con cui Cirio & C. stanno giocando un’altra partita che ha tenuto banco in queste ultime settimane: quella per la realizzazione della diga sul Sessera, che le amministrazioni dei comuni interessati non vogliono ma che, al contrario, è stata inserita dalla giunta regionale, calandola dall’alto, tra i progetti del “Next Generation Piemonte”.

Patetica la difesa d’ufficio dell’ineffabile onorevole Cristina Patelli (ci si perdoni l’allitterazione patetica Petelli!): dall’alto della sua sicumera, la parlamentare biellese intravede addirittura ricadute turistiche dalla realizzazione dell’opera. Manco fossimo a Curon, in Val Venosta (avete presente il campanile che affiora dalle acque del lago artificiale? Ecco, quella roba lì).

Alessandro Pizzi

Riguardo alla querelle sulla discarica, questa mattina, in risposta alle vacue chiacchiere degli esponenti biellesi di Fratelli d’Italia e Lega, ha replicato Alessandro Pizzi, ex candidato sindaco a Biella con la sua lista civica “Onda Verde”, ma anche ex vice presidente di Cosrab e co-portavoce di Europa Verde Piemonte. Insomma, uno che di Ambiente qualcosina ne capisce…

“Parole al vento…” è il titolo del post che Pizzi ha pubblicato sul suo profilo Facebook. “L’asse ‘monnezzaro’ Lega-Fratelli d’Italia colpisce ancora – continua l’ex numero due di Cosrab – e si nasconde dietro ad un dito. I partiti da sempre ambigui sulla discarica di amianto al Brianco (avete visto qualcuno di loro partecipare alle diverse manifestazioni di protesta? NO), non hanno mai preso una netta distanza dal progetto devastante per la nostra agricoltura. E questo è il risultato: nel Recovery piemontese si chiedono soldi pubblici per costruire la discarica nel territorio biellese”. 
“Se la Regione Piemonte – argomenta Pizzi – avesse voluto davvero impedire la costruzione della discarica di amianto al Brianco avrebbe potuto adeguare il Piano di Tutela delle Acque e il PIANO REGIONALE AMIANTO impedendo di fatto la possibilità di realizzare discariche in area vulnerabile di ricarica delle falde acquifere”.
Cosa che, evidentemente, la Regione Piemonte non ha mai nemmeno lontanamente pensato di fare. Con buona pace dell’assessore al Lavoro e all’Istruzione Elena Chiorino e del super consigliere Michele Mosca.

In attesa che i parlamentari biellesi battano un colpo da Roma, non ci resta che aggiornarci, dando ai lettori appuntamento alla prossima puntata della telenovela.

 

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