Da Nord a Sud continua la battaglia contro il gioco illegale. Dall’inizio del 2022 già 33 arresti: giro d’affari che sfiora i 20 miliardi

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Ci sono ancora le mani della mafia su quel tesoro che porta il nome di gioco illegale. Un tesoro che però adesso è finito sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. Per questo, proprio nei primi giorni del 2022 è partito un blitz di enorme portata: da Salerno a Messina, da Ravenna a Brindisi, da Avellino a Roma, passando per Ascoli Piceno, Agrigento, Napoli, Latina, Catanzaro, Lecce, Varese.

Una fitta rete di traffici, di accordi, di scambi che arrivava anche a varcare i confini nazionali e a raggiungere la Romania, Malta, Panama. Il provvedimento cautelare, emesso dal GIP su richiesta della DDA, Direzione Distrettuale Antimafia, ha fatto finire in carcere 33 persone, accusate di “associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, auto-riciclaggio”.

Le mani della mafia, nello specifico dei Casalesi, si sono poggiate su un giro d’affari che, stando ai dati dell’ultimo rapporto Censis Lottomatica, era di circa 12 miliardi di euro nel 2019, per salire a 18 miliardi l’anno successivo e sfiorare i 20 miliardi nel 2021.

«Il Testo Unico sul gioco è ormai un’urgenza e non più solo una necessitàha dichiarato Ranieri Razzante, presidente Aira, Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio e docente di Intermediazione finanziaria e Legislazione antiriciclaggio all’Università di Bologna -. Sotto il profilo dell’antiriciclaggio, siamo avanti rispetto agli altri paesi europei: finiamola di considerare il settore come produttivo di riciclaggio, perché ha degli standard tecnici di rispetto della normativa di cui al dlgs 231/2007 elevatissimi; lo testimoniano il numero di Sos alla UIF-Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia da parte delle imprese di gaming».

Per questo diventa fondamentale saper riconoscere una piattaforma di gioco legale. Come si legge nei consigli pubblicati su questo sito, il primo passo per riconoscere un casinò sicuro è quello di andare a trovare la presenza dei loghi di ADM (ovvero Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato), “Gioco Sicuro” e “Gioco Responsabile”, badge che vengono concessi solamente dopo aver superato rigidi controlli da parte della autorità preposte. Occhio poi ai nomi e agli indirizzi dell’operatore e del numero di licenza AAMS.

Piccoli accorgimenti che spesso però possono veramente salvare gli utenti. E aiutare a rendere il gioco veramente sicuro.

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