Covid-19. Il Presidente Cirio sulle misure adottate dal DPCM di ieri: “Nessuno verrà lasciato solo, è il mio impegno personale”

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Pochi minuti fa, in diretta Facebook, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, ha fornito ulteriori spiegazioni e chiarimenti sul DPCM firmato ieri dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Innanzitutto, ha chiarito che il nuovo DPCM vale da oggi, giovedì 12, fino al 25 marzo prossimo.

La stretta sugli esercizi al dettaglio, sia quelli di vicinato che quelli ubicati all’interno dei centri commerciali, non riguarda gli esercenti che vendono alimentari o beni di prima necessità. Rimangono quindi aperti: ipermercati, supermercati, discount alimentari, negozi di surgelati.

Aperti anche esercizi al dettaglio di beni considerati “di necessità”, come computer, telecomunicazioni, audio-video, elettrodomestici, distributori di carburante, ferramenta, vernici, sanitari, tabacchi, giornali, riviste e periodici, illuminazione, articoli medicali e ortopedici, articoli di igiene, lavanderie e prodotti per gli animali d’affezione.

Le ultime restrizioni hanno coinvolto i bar, i ristoranti, le gelaterie e le pasticcerie. I servizi di ristorazione a domicilio, al contrario, possono tranquillamente andare avanti, anche per l’importante valenza sociale, a vantaggio di chi è costretto a stare in casa.

Rimangono aperti i bar e i ristoranti situati lungo la rete autostradale, quelli di stazioni e aeroporti e quelli all’interno degli ospedali.

Sono sospese, invece, tutte le attività che erogano servizi alla persona, come barbieri, parrucchieri, estetisti e centri benessere.

Aperti uffici postali, banche, servizi finanziari e assicurativi. Limitazioni sul Trasporto Pubblico Locale, che pur essendo attivo, vedrà ridurre all’essenziale corse e trasporti in generale.

Capitolo Fabbriche. In accordo con Confindustria, vengono adottate tutte le misure a salvaguardia della salute dei lavoratori. Sono incentivati da un lato lo smartworking, dall’altro ferie e permessi. Gli imprenditori hanno altresì preso l’impegno di chiudere uffici e reparti non direttamente finalizzati alla produzione o all’evasione delle commesse.

«Da oggi – ha concluso Cirio – lavoriamo alle misure economiche, perché chi chiude non può essere lasciato solo: dalla cassa integrazione in deroga, agli interventi a sostegno delle piccole e medie imprese. La Regione metterà in campo tutte le misure necessarie per sostenere l’economia del Piemonte. Nessuno si senta solo. Questo è un impegno personale che prendo come governatore della mia Regione».

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