Covid-19. Consegnati all’ospedale i tre ventilatori polmonari donati dalla Fondazione Famiglia Caraccio

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Sono stati consegnati nei giorni scorsi all’ospedale di Biella i tre ventilatori polmonari donati dalla Fondazione Famiglia Caraccio, grazie all’impegno della Fondazione stessa, di Sacma Spa e Filati Buratti Spa.

«Ringrazio a nome dell’Asl di Biella la Fondazione Caraccio per l’importante contributo che ci ha permesso di acquistare strumentazioni essenziali nella cura dei pazienti covid ricoverati in rianimazione – ha dichiarato il commissario ASL BI Diego Poggio -. I ventilatori polmonari sono tra le tecnologie che più sono state utilizzate per trattare queste patologie caratterizzate proprio dalla perdita del respiro. Grazie perché avete dato ossigeno ai nostri pazienti e a tutti noi che abbiamo il dovere e il compito di fare in modo che i nostri professionisti li possano curare al meglio».​

I ventilatori polmonari sono andati ad integrare la dotazione di strumentazione presente nel reparto di Rianimazione rispondendo ad una precisa esigenza della struttura sanitaria. Si tratta di apparecchiature particolarmente sofisticate che permettono un trattamento meno invasivo per i pazienti con gravi complicazioni polmonari.

«Il nostro scopo – spiega il presidente della Fondazione, Pier Giacomo Borsetti – è supportare il più possibile con strumenti all’avanguardia il lavoro immenso che vede impegnato in prima linea il personale sanitario: a tutti loro va il sentito ringraziamento da parte di tutta la Fondazione. Siamo infatti convinti che sia importantissimo, oggi, non far mancare il nostro contributo per la salute delle persone, perché il territorio possa affrontare al meglio l’emergenza sanitaria».

Il dottor Umberto Colageo, unitamente a tutti i colleghi della Struttura di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottor Claudio Pissaia, aggiunge: «Sull’onda di un’emergenza planetaria come quella in cui ci siamo trovati nel giro di pochi giorni, la sfida è stata quella di riuscire a reperire tecnologie in grado di aiutarci ad affrontare casi di elevata complessità, in una corsa contro il tempo con altre strutture sanitarie che ricercavano e ricercano gli stessi prodotti puntando alla qualità, nella consapevolezza di quanto possa fare la differenza. È questo certamente il caso di questi tre ventilatori top di gamma. Ci tengo quindi a ringraziare pubblicamente la Fondazione Caraccio che ha continuato anche in questa occasione la saggia politica di utilizzare le proprie risorse in maniera così tempestiva rispetto alla crisi improvvisa da affrontare, ma senza che si perdesse il faro guida della eccellenza che sempre ha garantito ai sanitari dell’ospedale di poter lavorare con dei prodotti sempre competitivi ed aggiornati».

c.s.

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