Cossato. Circolo PD tira le orecchie al concittadino Mino: “Speravamo che continuasse i suoi viaggi nei siti porno”

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Il Circolo PD di Cossato è tornato sui fatti che, a Biella, hanno portato alle dimissioni del consigliere comunale della Lega, Franco Mino. Di seguito pubblichiamo integralmente il comunicato stampa che i dem cossatesi hanno inoltrato ai media.

In questo momento storico difficile e controverso con il grande problema pandemico che si ripercuote su un’economia ormai allo stremo, Noi di Cossato abbiamo la fortuna di avere illustri concittadini che ne tengono alto il nome.

Dopo un Sindaco e una giunta che fa spallucce su un problema di grande importanza come l’azienda per la raccolta rifiuti SEAB, cercando di dribblare le proprie responsabilità morali e mettendo a rischio numerosi posti di lavoro, ecco che emerge un nuovo esimio concittadino prestato al capoluogo di provincia come consigliere comunale.

Questo straordinario concittadino, venuto al seguito di un altrettanto straordinario Sindaco, transumato da Cossato a Biella, ha pensato bene in una giornata in cui tutto il mondo commemora la shoah ebraica di fare apprezzamenti di alto valore morale, denigrando un popolo che da sempre subisce discriminazioni e violenze.

E noi che speravamo che continuasse i suoi viaggi nei siti proibiti di internet lasciando perdere ragionamenti per lui troppo complicati.

Un Grande, talmente Grande che anche i suoi compagni di legione non l’hanno capito e lo hanno mandato a riflettere probabilmente davanti alle vetrine di Amsterdam.

A prima vista e sensazione uno potrebbe intendere che in quelle fazioni politiche, rozze, dal canto celtico, ci siano persone che capiscono e reagiscono, ma, essendo noi vecchi esponenti politici di Cossato, ben sappiamo come l’attuale primo cittadino di Biella la pensi su certi argomenti, e che l’allontanamento di questo consigliere è solo frutto della necessità di non creare un ulteriore caso politico, salvando così la cosiddetta “faccia”.

Si dice “che la speranza è l’ultima a morire” perciò noi continuiamo a sperare che molta gente, prima o poi, capisca a chi ha dato il proprio voto, con la convinzione che quando andrà a votare metta la croce su un simbolo diverso.

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