Con il “Diario della Salute” ASLBI e mondo della scuola promuovono il benessere dei preadolescenti

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Si è conclusa con l’ultima campanella la prima edizione del progetto “Diario della Salute”, attivato a gennaio 2023 nelle scuole secondarie di primo grado di Gaglianico, Biella 3 e Cossato. Il progetto è volto a supportare i ragazzi nell’acquisizione delle cosiddette life-skills ossia competenze indispensabili per affrontare la vita.

“Diario della salute” in particolare è promosso dalla Regione Piemonte, come buona pratica, e rientra nel catalogo dell’offerta formativa alle scuole, ovvero quel documento che raccoglie le attività di promozione della salute portate avanti dall’ASLBI e altri enti o associazioni in ambito scolastico.

A livello locale “Diario della salute” rientra nel Programma 1 del Piano locale di prevenzione, ovvero il Piano con cui ciascuna Azienda sanitaria coordina e integra le attività di prevenzione svolte o promosse dall’ASL sul territorio.

In particolare il Programma 1, dal titolo “Scuole che promuovono salute”, prevede delle attività da svolgere all’interno degli istituti scolastici con l’obiettivo di promuovere competenze e diffondere conoscenze che favoriscano comportamenti favorevoli alla salute.

In cosa consiste il progetto
“Diario della Salute” ha come obiettivo il potenziamento nei più giovani delle competenze vitali, definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come life-skill, ovvero quelle competenze indispensabili per affrontare la vita quotidiana. Esempi di queste competenze sono la capacità di prendere decisioni, il pensiero critico, la gestione delle emozioni e la capacità di gestire le relazioni.

Obiettivo è la promozione di buone pratiche che proteggono da quei comportamenti potenzialmente dannosi che i ragazzi potrebbero adottare di fronte a situazioni incerte e difficili da gestire.

Avere una maggiore consapevolezza e capacità di reagire ad eventi nuovi o difficoltosi permette di evitare i rischi per la salute e il benessere psico-sociale che queste incertezze comportano; per questo il progetto ha una risonanza non solo sui ragazzi cui si rivolge ma anche sugli adulti che li accompagnano nel loro percorso di vita.

Come si articola il progetto e la sua équipe
Il Progetto”Diario della Salute” si compone di più momenti, il primo dei quali consiste nella formazione degli insegnanti, ai quali vengono trasferiti metodi e strumenti adeguati a confrontarsi con i ragazzi su alcuni temi legati all’adolescenza e alle dinamiche di gruppo.

Per quanto riguarda il percorso avviato nelle tre scuole biellesi, a gennaio 2023 sono state realizzate le giornate formative con 8 insegnanti, presiedute dal psicologa e psicoterapeuta Maela Beccaria, dalla psichiatra Manuela Cutuli, dall’educatrice Nadia Franchi del SERD, dall’Assistente Sanitaria Simona Andreone del Dipartimento di Prevenzione e dall’Educatrice tirocinante Carola Filippi.

Nei mesi successivi i docenti hanno svolto con gli allievi le attività previste dal programma.

Infine il 31 maggio, grazie all’attiva collaborazione dei professori coinvolti nel progetto, è stato organizzato nella scuola media di Gaglianico un incontro con i genitori durante il quale sono state condivise opinioni, punti di vista e vissuti sul percorso di crescita dei ragazzi.

I benefici
La forza di questo progetto sta proprio nelle ricadute positive che genera non soltanto negli studenti, ma anche tra gli adulti. Da un lato i genitori hanno avuto infatti la possibilità di confrontarsi ed essere rassicurati su alcuni aspetti che spesso preoccupano e rendono difficile il dialogo con i figli; dall’altro gli insegnanti hanno potuto osservare le dinamiche tra i ragazzi da una prospettiva diversa da quella scolastica.

Così raccontano l’esperienza le docenti di Gaglianico: «Durante le attività previste dal programma abbiamo evidenziato un approccio differente dei due gruppi classe a cui il progetto è stato proposto. Ad esempio in un caso alcuni moduli hanno offerto un’occasione per palesare un disagio rispetto alla sfera emotiva; nell’altro caso invece è emersa una certa difficoltà nel confronto con gli altri. In generale il progetto ha avuto ricadute positive non solo sugli alunni, ma anche sui noi docenti che abbiamo potuto osservare le dinamiche di gruppo da una prospettiva non più solo didattica. Entrambe le parti (noi ed i ragazzi) abbiamo lavorato imparando a metterci in gioco. Le famiglie, grazie a questo incontro, hanno ricondotto alle attività del progetto le domande, le osservazioni che i ragazzi hanno riportato a casa. Il confronto ha rassicurato la parte genitoriale che ha comunicato quanto talvolta risulti complicata la relazione con i figli in questo momento evolutivo. Le attività del progetto sono state quindi funzionali anche perché hanno dato la possibilità ai ragazzi di potersi aprire al dibattito con i genitori in un momento di crescita molto complesso. Si è sottolineato a tal proposito anche come durante il percorso gli alunni abbiano sviluppato una maggior consapevolezza emotiva migliorando la capacità espressiva e lessicale».

Dopo questa prima edizione il Progetto verrà esteso gradualmente a tutte le altre scuole del territorio dell’ASLBI partendo dal coinvolgimento degli ambiti territoriali che hanno maggior bisogno di salute.

c.s.

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