Comitato Salussola Ambiente è Futuro. Stasera nuovo sit-in davanti al Municipio: “Dalla politica solo passerelle di facciata”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa diffuso dal Comitato Salussola Ambiente è Futuro in merito alla manifestazione organizzata per questa sera davanti al Municipio in concomitanza con la seduta del Consiglio comunale (convocato per le 21). I cittadini chiedono all’Amministrazione di prendere posizione in modo concreto contro il progetto per la realizzazione della discarica d’amianto in località Brianco.

Mercoledì 26 maggio a partire dalle ore 20 ci ritroveremo per una manifestazione autorizzata dinnanzi al Municipio di Salussola. Sarà l’ultima occasione per chiedere all’Amministrazione comunale di Salussola, riunita per il Consiglio comunale, di rappresentare nella Conferenza provinciale dei Servizi decisoria che si terrà da remoto il prossimo venerdì un parere negativo argomentato e motivato.

Chiediamo al Comune di Salussola di farci leggere preventivamente quel parere. Alle storiche ragioni del “NO” si sono aggiunte, a seguito ultime integrazioni e modifiche presentate dall’azienda proponente, ulteriori questioni che rendono il progetto ancora più inadeguato alla realtà nella quale lo si vorrebbe realizzare.

È stata accertata tramite perizia tecnica l’assenza della distanza minima di 500 metri prevista dalla legge tra il confine della discarica e la Cascina Corte Chiusa del Brianco di proprietà della Tenuta Agricola Castello che ricomprende le pertinenze delle abitazioni e gli immobili agricoli i quali, insieme agli immobili abitativi, costituiscono l’essenza stessa del Nucleo agricolo Brianco.

Tutte le attività negli immobili agricoli e nell’aia adiacente si svolgono in orari lavorativi coincidenti con quelli del sito di discarica in cui tutti i materiali contenenti amianto vengono movimentati e il vento tira in direzione dei fabbricati in cui vivono e lavorano i proprietari e i dipendenti della Tenuta Agricola Castello.

È stato dimostrato tramite perizia agronomica che la collocazione in quel sito di una discarica è assolutamente incompatibile con le produzioni agricole a denominazione di origine protetta presenti nell’area.

Una perizia geologica ha, inoltre, accertato che il deposito intermedio di terre e rocce da scavo collocato dall’azienda proponente al di fuori il perimetro della discarica debba essere considerato invece parte integrante dell’opera in progetto e pertanto debba essere incluso nel perimetro dell’impianto essendo in diretta connessione con il medesimo.

A fronte della documentazione tecnica prodotta a supporto delle ragioni del diniego chiediamo agli enti con potere decisionale chiamati ad esprimersi nel procedimento di valutare con occhio critico gli impatti di carattere ambientale, il rischio per la salute umana e le conseguenze economiche che la realizzazione di una discarica di amianto avrebbero per il nostro territorio.

A Provincia di Biella, Comune di Salussola, Asl che avranno un ruolo determinante nella formulazione del parere definitivo chiediamo di non ignorare il malessere crescente della popolazione. Abbiamo assistito in questi quattro anni a vergognosi rimpalli di una classe politica che è stata incapace di assumersi delle responsabilità.

La politica, grande e vergognosa assente, abile solo a passerelle di facciata, eppure prima responsabile di una legislazione colma di imperfezioni e lacune. Abbiamo visto politici allargare le braccia come fosse ineluttabile rassegnarsi alle storture di piani non vincolanti, vincoli non esecutivi, leggi non cogenti o peggio ancora cavilli che sembrano permettere che si realizzi una discarica di amianto su aree di ricarica di falda.

A volte abbiamo avuto l’impressione che le leggi le avessero fatti altri e non loro o che quattro anni di tempo non fossero sufficienti a correggere gli errori che loro hanno commesso. Alla Provincia di Biella l’ultima parola: a fronte di questa normativa imperfetta chiediamo che operi valutazioni in favore di una reale e immediata tutela della salute e del lavoro di chi vive questo territorio.

Vediamo tutti i giorni accadere tragedie a causa delle mancate verifiche degli enti preposti e non vogliamo affidare la salute delle generazioni future a una capacità di controllare che evidentemente nel nostro paese non funziona.

In considerazione della potenziale dannosità del progetto e delle incertezze legate sia alla sua realizzazione ma soprattutto alla sua gestione ultratrentennale ci appelliamo al principio di precauzione per richiedere che per sotterrare amianto vengano scelti siti idonei e non risaie Dop.

Comitato Salussola Ambiente è Futuro

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