Boom di iscrizioni alla passeggiata “Passi, Luoghi e Voci” organizzata dalla Casa Museo dell’Alta Valle del Cervo con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella. Sabato 19 agosto il numero dei partecipanti è stato bloccato a trenta persone per dare modo a tutti di ascoltare al meglio le testimonianze di tre Valëtte ultraottantenni che gentilmente si sono prestate a raccontare storie, aneddoti e memorie della loro vita.
Alla partenza, in frazione Asmara, la signora Adila Macciotta (foto qui accanto) colonna portante dell’omonimo ristorante a conduzione familiare, con molta disinvoltura, ha ripercorso la storia dell’attività. Quindi salita fino alla frazione Driagno per visitare l’oratorio di San Paolo sotto la guida di Ebe Bena la cui famiglia ne è custode fin dall’epoca dei suoi bisnonni.
Scendendo ad attraversare il torrente Cervo sulla punteggia che unisce le frazioni Piana e Malpensà, i partecipanti alla passeggiata hanno appreso varie informazioni sui luoghi e sulla storia dalla preparatissima guida turistica ed escursionistica ambientale Marialaura Delpiano, per salire poi sul versante della Banda Soulia a percorrere la via interna dell’abitato di Quittengo e incontrare Mafalda D’Agostin.
Sue le testimonianze della vita del paese di un tempo e della sua esperienza di pendolare da Quittengo a Sagliano Micca per raggiungere il posto di lavoro, prima col treno dalla Balma poi con il pullman di linea sulla strada di fondovalle, e infine, dopo aver preso la patente, con la propria auto partendo da casa senza dover più percorrere a piedi strade e mulattiere mattino e sera.
L’attentissimo gruppo ha apprezzato di poter visitare borgate e sentieri sconosciuti ai più, di ascoltare notizie storiche, culturali e naturalistiche dispensate e di aver conosciuto tre esperienze del tutto diverse tra loro di lunghe vite trascorse nella Bürsch.
Nel corso del piacevole pomeriggio in compagnia è emerso anche che se nel caotico mese di agosto pare non esserci luogo tranquillo, nemmeno in Valle Cervo, basta allontanarsi un po’ dalle solite mete per ritrovarsi a contatto con la natura in una dimensione ricca di storia e a misura d’uomo, a dimostrazione del fatto che tutta la Valle Cervo è una meta interessante e offre piacevoli sorprese in ogni stagione dell’anno.
