Il primo Consiglio del nuovo corso, a Candelo, è convocato per lunedì prossimo 10 giugno, molto probabilmente alle 18, ma il neo sindaco Paolo Gelone ha già indossato la fascia tricolore per le celebrazioni del 2 giugno, Festa della Repubblica.
Il suo primo discorso pubblico da primo cittadino di Candelo è stato applaudito con calore dal folto pubblico accorso al Centro culturale “Le Rosminiane” per ascoltare l’esecuzione della banda musicale “San Giacomo”.
«Il dialogo costruttivo è vincente sempre – ha affermato Paolo Gelone -, le polemiche invece non portano mai da nessuna parte. l’Italia, come Candelo, ha bisogno di ascolto, dialogo, trasparenza, concretezza e la collaborazione disinteressata di tutti. Qualsiasi siano il ruolo e la funzione di ciascuno, qualsiasi siano la sua idea politica e il suo ruolo nella società. Qui bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare tutti per ricostruire qualcosa che in molti è venuto meno: il senso civico, che dovrebbe essere alla base del nostro agire quotidiano […] Non criticare solo e sempre, ma fare e prendere decisioni. Ciascuno si senta protagonista e parte integrante di questo territorio e di questa città. Ognuno faccia il suo, come fu in Italia dopo il 2 giungno del ’46, e ognuno si sforzi di essere, per la sua parte, una pedina importante».
Tornando alla prima seduta del Consiglio comunale, non sono ancora noti i nomi e le deleghe degli eletti che andranno a comporre la nuova Giunta. Ogni dubbio verrà fugato proprio nel corso della riunione. Ad oggi, le uniche certezze afferiscono alla maggioranza consilare che sarà composta da quattro donne (Gabriella Di Lanzo, Selena Minuzzo, Lorena Valla, Erika Vallera) e quattro uomini (Michele Ansermino, Nicola Tartaglino, Nicholas Sartori e Pieraldo Falla), oltre al sindaco.
L’intera composizione del Consiglio comunale avrà una maggioranza maschile dal momento che tra i banchi della minoranza figurano Renzo Belossi e Fabrizio Ceria per Candelo Città Possibile, mentre a rappresentare Candelo per Tutti ci saranno Elettra Veronese e Ivano Scomparin, subentrato a Mario Zanchetta che non ha accettato l’incarico.
