Candelo. Chiusura col botto per “Il Borgo di Babbo Natale”: 30mila i visitatori nelle 9 giornate di apertura, numeri da record

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Trentamila persone sono tante anche in tempi normali, di ordinaria amministrazione. Con una pandemia non ancora completamente alle spalle, rappresentano invece un numero enorme, impressionante. Soprattutto se si tiene conto delle restrizioni imposte dalle norme in vigore per contrastare l’emergenza sanitaria ancora in corso.

Le quattro settimane del “Borgo di Babbo Natale”, al Ricetto di Candelo, hanno fatto registrare numeri da record, con il tutto esaurito nelle nove giornate di apertura. La macchina messa in pista dal Comune e dalla Pro Loco ha funzionato alla perfezione, grazie al prezioso lavoro di tanti volontari, dimostrando una volta di più che il sito medievale rappresenta un patrimonio imprescindibile per il territorio biellese.

Nemmeno la necessità di prenotare i biglietti online ha dissuaso i visitatori. E anche sotto questo punto di vista il “Borgo” è stato un successo. La temuta variabile delle prenotazioni via web non ha scalfito l’interesse di grandi e piccini per una manifestazione che negli anni è diventata un vero cult.

La soddisfazione degli organizzatori, a chiusura dell’evento, è palpabile e meritatissima. Domenica scorsa 12 dicembre, appena calato il sipario sull’edizione 2021, il presidente della Pro Loco Cristian Bonifacio non ha perso nemmeno un minuto per ringraziare chi ha reso possibile questo grande successo di pubblico e di gradimento.

«Stanchi ma soddisfatti – ha commentato a caldo Bonifacio –. Nell’anno in cui nulla era scontato, siamo riusciti a mettere in piedi qualcosa di straordinario, nel pieno rispetto delle norme vigenti. Con grande orgoglio, da presidente della Pro Loco di Candelo, ringrazio a nome mio e del consiglio direttivo tutte le persone che si sono rese disponibili per la riuscita dell’evento. 30.000 mila visitatori tra grandi e piccini hanno varcato l’ingresso del borgo nelle nove date. Non è stato semplice, perché dietro le quinte di ciò che si vede ci sono mesi di lavoro di persone che con amore dedicano il proprio tempo libero alla collettività. Se solo torniamo indietro di una manciata di mesi, quando quasi tutte le Pro Loco erano sull’orlo del baratro, direi che è andata davvero alla grande!».

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