Biella. Grande successo per la presentazione del libro “La sedia di Lulù”: una storia unica, speciale e piena di vita

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Ieri sera giovedì 21 novembre, alle 20.45, a Città Studi è stato presentato il libro “La sedia di Lulù” di Marina Casciani e Alessandra Santandrea accompagnata dalla sua fedele Lulù. Il tema centrale del libro è la storia del legame straordinario e prezioso tra un cane e la sua padrona disabile.

Il prof. Marco Cattaneo, psichiatra docente universitario a Città Studi, ha introdotto l’argomento della Pet Therapy (tecniche di terapie e d attività assistite dall’animale) dando un’infarinatura generale e soffermandosi su alcuni momenti storici nei quali questa “cura non farmacologica” ha iniziato a muovere i primi passi fornendo effetti benefici all’uomo (ad esempio è stata utilizzata tra i reduci della Seconda Guerra Mondiale). Inoltre, è stato messo in evidenza come nel corso degli anni è cambiato l’atteggiamento dell’utilizzo dello schema relazionale tra animale (nella maggior parte dei casi cane) e persona. Nella Pet Therapy vengono utilizzati principalmente cani (riconoscono immediatamente e spontaneamente la ricchezza interiore dell’ammalato) ma anche asini e cavalli.

Successivamente è intervenuta Marina Casciani con l’avvio di un video sulla vita di Alessandra nel quale si poteva vedere come Lulù aiuta la sua padrona aprendo e chiudendo porte e cassetti, a stendere il bucato, a  mettere i panni dentro alla lavatrice ma più di ogni altra cosa come offre incondizionatamente il suo amore e affetto. L’11 settembre 2002, Alessandra (27 anni) ha un incidente stradale in seguito al quale perde l’uso delle gambe e da quel momento ha dovuto reinventarsi tutta la sua vita da seduta in carrozzina. Abituarsi a vivere in questo modo non è assolutamente facile, soprattutto perché il mondo non è a misura di disabile: si trovano sempre piccole e grandi barriere, nell’ambiente circostante ma anche negli sguardi delle persone e si inizia a sentirsi davvero inutili. In questi casi le possibilità sono due: piangere tutto il giorno o sorridere e andare avanti. Ed ecco irrompere nella sua vita Lulù (un cane meticcio, a metà tra un labrador e un pastore tedesco): da qui la rinascita caratterizzata da un profondo legame di amore e affetto.  “Mai, avrei creduto potesse esistere una forma d’amore – racconta Alessandra – in qualche modo diversa dalle altre, ma così potente, incontaminata e preziosa, della quale oggi so che non potrei più fare a meno. Colpa o meno della mia disabilità averla incontrata. Lei si chiama Lulù”. Ma la storia non finisce qui: nel suo percorso Alessandra conosce Marina Casciani di ChiaraMilla, associazione di promozione sociale sportivo dilettantistica, che si occupa di Pet Therapy.  E da questo incontro nasce “La sedia di Lulù” (diventato anche uno spettacolo teatrale). Alessandra è anche la prima ragazza diversamente abile a svolgere gare di “Obedience” a livello agonistico in Italia ed è diventata anche vice presidente dell’Associazione Chiaramilla, in cui lavora come istruttrice cinofila e collabora a vari progetti di Pet Therapy.

La serata è proseguita con l’esibizione di Lulù impegnata a camminare di fianco alla carrozzina per moderarne la velocità, a riportare alla sua padrona tutto ciò che le cade a terra, gettare fazzoletti nella spazzatura, aprire un cassetto e portare il telefono che sta squillando, abbaiare e rispondere diligentemente a tutti i comandi. Alla fine come premio si è gustata un delizioso würstel.  Per concludere, è intervenuto Paolo Roncati, veterinario e operatore di Pet Therapy alla Domus Laetitiae di Sagliano Micca e alla casa di riposo Cerino Zegna a Occhieppo Inferiore, illustrando alcune esperienze e mettendo in evidenza come le attività assistite dall’animale portano beneficio a persone che vivono in una condizione di disagio di vario genere (disabili, malati psichiatrici e anziani malati di Alzheimer).

Alessandra e Lulù impegnate in una dimostrazione

Ho assistito di persona alla presentazione del libro ed è inutile dire quanto mi sono emozionata e commossa a scoprire questa storia piena di vita, di valore, amore e affetto profondo da essere qualcosa di unico, speciale e soprattutto fonte d’ispirazione per tante altre persone. Lulù e Alessandra hanno tanto da donare agli altri, insegnano ad amare la vita anche difronte alle vere difficoltà e a non lamentarsi per delle sciocchezze che non ti fanno godere le fortune che hai e a lottare con il sorriso sulle labbra. Osservando Lulù ho compreso maggiormente che gli animali attraverso la loro semplice presenza possono donarti un amore immenso aiutandoti e confortandoti nei momenti di difficoltà. Una serata davvero costruttiva e emozionante che mi ha arricchita dentro.

 

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