Biella. Dove il noto virologo Claudio Corradino vuole chiudere anche le scuole elementari e medie

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Su La Stampa in edicola oggi, sabato 31 ottobre 2020, il noto luminare, specializzato in virologia, Dottor Claudio Corradino da Cossato, dall’alto delle sua pluridecennale esperienza sul campo, in corsia, dispensa una serie di fini teorie su come, secondo lui, bisognerebbe gestire in maniera corretta e proficua la seconda ondata di Covid-19, quella che sta mettendo in ginocchio il “Degli Infermi” di Ponderano.

Per il nostro virologo, incidentalmente anche primo cittadino di Biella, la madre di tutte le battaglie è chiudere “temporaneamente” (e ci mancherebbe, l’alternativa è tenere i ragazzi a casa fino all’inizio dell’anno scolastico 2021/22…) anche le scuole elementari e medie del capoluogo.

In buona sostanza, se fino a qualche giorno fa Re Claudio andava dicendo in favore di telecamera che non avrebbe trasformato Biella in una zona rossa e qualche giorno prima si lagnava delle responsabilità scaricate sui sindaci dal governo Conte, stamattina il buon sindaco con ignota agilità riesce a scavalcare l’asticella fissata ieri dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che ha disposto, con ordinanza, la sospensione delle lezioni in presenza per gli studenti delle scuole superiori.

“I contagi crescono e la situazione è peggiorata proprio da quando i ragazzi sono tornati in aula. La colpa non è degli istituti, ma di come è stata gestita male la riapertura (dai, Claudio, siamo ancora a questo?). In un Paese civile, i mezzi di trasporto sarebbero stati raddoppiati, da noi no”, stigmatizza con malcelata sicumera il primario honoris causa del reparto di malattie infettive.

Ma perché al sindaco di Biella risulta forse che gli autobus dell’Atap siano stipati di bambini delle elementari? Tanti piccoli untori che per sfregio passano il tempo a tossire in faccia a tutti gli altri astanti? Curioso…

Poi, per un nanosecondo, riesce anca a fare addirittura un minino (sindacale?) di autocritica, quando ammette che “durante il lockdown della scorsa primavera ero il primo a dire che la didattica a distanza non va bene. Però è un fatto che è stata la riapertura della scuola a provocare i problemi”. E qui, attenzione, arriva la prima perla del dotto virologo biellese: “Le vacanze ormai sono troppo lontane, non sono state loro la causa del nuovo boom di contagi”.

Quindi, dopo l’attacco frontale al governo con un lapidario “non ci fidiamo più di chi comanda”, che sa tanto di propaganda bassoleghista, ecco la seconda perla del cattedratico laureato in medicina all’Università della vita. Per lui, il cosiddetto lockdown leggero “non è una cosa utile, perché rischiamo di morire di fame per non morire di virus (questa ci sembrava di averla già sentita da qualche altro illuminato…), meglio provvedimenti più mirati, come un lockdown selettivo per le fasce più a rischio: anziani e malati cronici”.

Non è che il buon sindaco Corradino confonda il lockdown selettivo con l’abbattimento selettivo? Se la fa coi cacciatori e ha avuto un momento di… transfert? Mah.

In chiusura, dopo aver vestito i panni del primario e quelli del sindaco, poteva mai mancare la stoccata del grande statista? Certo che no. “Se siamo precipitati nel caos, è per colpa di chi doveva gestire meglio la ripartenza. Chiudere le scuole è doloroso, ma forse è il male minore”.

STANDING OVATION, INCHINO, SIPARIO E TUTTI A CASA!!! Come diceva qualcuno, tanto tempo fa, “mamma butta la pasta!!!”

Ah, dopo pranzo, a pancia piena, qualcuno dica a Re Claudio che raddoppiare il numero dei mezzi di trasporto non era compito del governo, che in effetti ha girato alle Regioni i soldi per farlo. Se ne doveva occupare il suo amico e alleato Alberto Cirio, dato che l’Agenzia della mobilità piemontese fa capo, incredibilmente, alla Regione Piemonte…

Bacioni, sindaco! A quando il prossimo consulto con staff e specializzandi in corsia?

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