Affaire Torino Calcio. Stoccata dei consiglieri comunali del PD alla giunta Corradino

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Non potevano mancare ripercussioni politiche rispetto al “gran rifiuto” del Torino Calcio nei confronti dell’Amministrazione Corradino e della ASD La Biellese. La formazione granata non verrà a Biella per il ritiro pre campionato.

Una decisione che suona come uno schiaffo in pieno volto alla collettività biellese. Qualcosa, evidentemente, non ha funzionato a dovere.

I consiglieri comunali del Partito Democratico chiedono conto al sindaco Corradino e al suo vice, annunciando un’interrogazione e pretendendo risposte anche per chi, è il caso del Relais Santo Stefano di Sandigliano, è rimasto a bocca asciutta a seguito del forfait granata.

Oggi registriamo l’ennesima figuraccia della giunta Corradino (che segue: all’aumento di stipendio del 30%
come primo atto del mandato, la mancata concessione della cittadinanza onoraria alla Segre e il rifiuto di
Ezio Greggio, i commenti sessisti su Facebook, la richiesta dei 600 euro del bonus per l’emergenza Covid da
parte di due assessori regolarmente retribuiti a stipendio pieno dal Comune), sembra proprio che la giunta stia facendo la collezione!

Il Torino, al termine di settimane nelle quali il Comune di Biella ha provato in ogni modo a creare le condizioni affinché il ritiro precampionato della squadra fosse svolto in città, ha dato forfait. Ma in realtà non si era mai impegnato contrattualmente con il Comune di Biella e La Biellese, infatti non aveva sottoscritto nessun contratto.

Severo il commento dei consiglieri comunali di Biella del Partito democratico guidati dalla capogruppo Valeria Varnero: «Abbiamo visto, per l’ennesima volta, sindaco, vice sindaco e assessori rincorrere in modo affrettato un progetto scalpitando per avere un po’ di visibilità. Certe cose andrebbero pianificate per tempo, ragionate, concordate al meglio in modo riservato e poi, una volta programmate come si deve, eseguite. Nel caso specifico con eventuali manutenzioni e interventi. Corradino e Moscarola, una volta di più, invece, hanno prima agito, facendosi immortalare sul trattore mentre seminano o mentre innaffiano il campo da calcio e poi incassato un bel no dal Torino Calcio. È un esempio plastico di come non vadano gestite risorse pubbliche e programmazioni».

Il gruppo Pd presenterà un’interrogazione a riguardo, per chiedere conto al sindaco sulle scelte quanto meno discutibili, se non azzardate, che ha deciso di attuare durante la gestione di questa vicenda. Spiega ancora la capogruppo Varnero: «Ben venga una squadra di serie A di calcio a dare lustro al nostro stadio ma quando si amministrano soldi pubblici, specie in periodi come quello che stiamo vivendo, nei quali le persone sono in difficoltà e molti stanno riducendo o perdendo il lavoro, bisognerebbe agire con massima cura e attenzione. Il sindaco parlava di incremento di turismo in virtù del ritiro del Torino in città. Ma come è possibile? Chi ne avrebbe giovato se il pubblico non avrebbe comunque potuto assistere agli allenamenti per via del Covid? Nessuno da fuori Biella sarebbe arrivato in città e neppure i biellesi avrebbero potuto assistere alle sedute di allenamento. Non sarebbe certo aumentato il volume d’affari delle attività commerciali».

«La realtà – continua la capogruppo – è che si sarebbe trattato solo di una medaglia da ostentare per il sindaco e vice, buona solo alla loro propaganda social. E se, come ha dichiarato il consigliere regionale Mosca, la Regione aveva pronta un’ordinanza per far entrare mille tifosi allo stadio, beh, ci auguriamo che sia solo un tentativo raffazzonato di difendere i propri amici della Lega, perché mentre il presidente Cirio fa effettuare i tamponi in aeroporto e pensa a nuove contromisure anti Covid, sarebbe davvero azzardato fare ammassare in uno stadio 1000 persone al giorno».

«La verità è che si tratta di una patacca costosa per tutti però, che sarebbe dovuta essere gestita in parte con sponsor, ma in parte con soldi della collettività, oltre all’impiego di personale comunale e risorse investite per nulla. Inoltre, il primo cittadino ci dovrà spiegare come gestirà il fatto che il Relais Santo Stefano aveva riservato 50 stanze per il Torino, senza prendere ulteriori prenotazioni. Il Comune dovrà rifondere l’hotel? L’hotel si rivarrà sul Comune? E gli accordi di sponsorizzazione come saranno disdetti o gestiti? Temiamo che, i cittadini biellesi pagheranno nuovamente l’inefficienza di questa giunta brava solo a fare proclami, per poi realizzare pasticci. Come la stampa nazionale ha dato ampiamente risalto negli ultimi mesi. Ora Moscarola dirà che l’erba nuova sarà a disposizione del calcio locale. Certamente, ma a che prezzo?», conclude Valeria Varnero.

 

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