Treni. Furia e Avetta (PD) con i pendolari: interrogazione in Consiglio regionale per la Biella-Torino

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«L’emergenza sanitaria ha stravolto la normale gestione degli orari e del numero delle corse sulla linea tra Biella e Torino. Durante il lockdown molti treni sono stati soppressi e, ad oggi, non risulta sia in programma il loro ripristino completo. In particolare i pendolari lamentano che molte corse, soppresse durante la fase acuta dell’emergenza Covid, non siano ancora state ripristinate. Tutto ciò causa problemi agli utenti che non riescono ad adattare le esigenze di lavoro e di studio con i nuovi orari previsti da Trenitalia. Per questo ho presentato un’Interrogazione in Consiglio regionale per sapere come la Regione Piemonte pensa di intervenire per garantire un servizio di qualità adeguata che incentivi l’utilizzo del treno», dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Alberto Avetta, che nella giornata di ieri, lunedì 14 settembre, ha presentato un’interrogazione relativa alla soppressione di corse sulla linea ferroviaria Biella-Torino.

«Tagli alle corse e disservizi vari costringono molti pendolari ad utilizzare bus alternativi o a ripiegare sui mezzi privati per riuscire a raggiungere il posto di lavoro e studio e per tornare a casa – aggiunge Paolo Furia, segretario regionale del Pd –. Recenti dati sul TPL confermano la prevista flessione della domanda di trasporto, in quanto molti utenti stanno optando per il trasporto privato individuale a discapito di quello pubblico, con conseguenti effetti nefasti anche sulla sostenibilità ambientale e in particolare sulla qualità dell’aria. La Provincia di Biella è da sempre deficitaria rispetto ai collegamenti infrastrutturali verso Torino e Milano, e la ferrovia, se vi fossero investimenti adeguati, potrebbe rivelarsi uno strumento importante per favorire sviluppo economico locale e qualità di vita».

«Per questo la Regione – conclude Avetta – deve intervenire e valorizzare il trasporto pubblico su ferro allo scopo di scongiurare la fuga dell’utenza verso la mobilità privata su gomma».

c.s.

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