Shopping online. Covid-19 e nuovi paradigmi: il 59% dei consumatori europei continuerà a comprare su internet

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Negozio fisico o negozio virtuale? È quasi un dilemma. Se durante il lockdown per comprare determinati prodotti non si poteva che ricorrere agli acquisti online, con la fase 2 e poi 3 la scelta è tornata alla portata di tutti.

Certo, in un primo momento paura per la propria salute e incertezza sull’evoluzione epidemiologica hanno convinto tanti consumatori ad adottare una tattica attendistica, privilegiando, ove possibile, gli acquisti in rete. Poi, un po’ alla volta, il trend è cambiato, e in tanti sono tornati a frequentare gli “spazi comuni” dei negozi fisici.

In realtà, però, lo shopping online, in particolare su alcuni segmenti commerciali, continua a tenere anche dopo la ripartenza. Quindi, i diversi sondaggi realizzati evidenziano un prima (lockdown) e un dopo (fase 2/3). Ad esempio: quanto è stato acquistato online a causa della crisi. Quali prodotti e servizi sono stati comprati online per la prima volta? Con che frequenza? Il comportamento d’acquisto dei consumatori europei è cambiato in modo permanente durante la crisi?

L’indagine da cui abbiamo attinto è stata realizzata da Capterra nel mese di luglio 2020 tra 5.897 consumatori europei provenienti da Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi e Spagna.

  • Il 56% dei consumatori europei intervistati ha comprato online 3 o più volte al mese durante la crisi del Covid-19
  • Abbigliamento, cibo e apparecchi elettronici tra i beni più comprati online per la prima volta durante la crisi
  • Il 65% degli europei intervistati non utilizza le nuove tecnologie per lo shopping digitale
  • Il 59% dei consumatori europei intervistati continuerà a comprare online dopo il Covid-19

Come si posiziona l’Italia rispetto agli altri Paesi europei? Se prima della crisi il numero di intervistati italiani che faceva shopping digitale almeno 1/2 volte al mese era del 37%, durante il lockdown il Belpaese si posiziona al di sopra della media europea con il 61% dei consumatori che ha fatto shopping online almeno 3 volte al mese dall’inizio della pandemia. Si può affermare che il canale di vendita digitale è stato la salvezza di molti negozi e attività.

Abbigliamento, cibo e apparecchi elettronici tra i beni più acquistati online per la prima volta durante la crisi

3.243 (55%) del totale di 5.897 consumatori europei intervistati dichiarano di aver acquistato durante la crisi un prodotto o un servizio che non avevano mai acquistato online prima. I prodotti e servizi più acquistati online consistono in abbigliamento, cibo, giochi, elettrodomestici o apparecchi elettronici. L’Italia si posiziona ancora una volta al di sopra della media europea con il 64% dei consumatori intervistati che ha  comprato qualcosa online per la prima volta durante la crisi.

La domanda che molti commercianti si pongono è se i consumatori continueranno ad acquistare questi prodotti, compreso il cibo, attraverso lo shopping digitale o se preferiranno tornare al negozio fisico. Meno di un terzo degli italiani intervistati che dichiarano di aver acquistato qualcosa online per la prima volta, afferma di non voler continuare i nuovi acquisti digitali o non sa se d’ora in poi continuerà ad acquistare questi prodotti facendo shopping online. I restanti due terzi indicano che sono passati definitivamente al digitale per alcuni prodotti o servizi.

La sempre maggiore popolarità dello shopping digitale rende dunque quasi indispensabile avere un negozio online. I rivenditori che combinano canali di vendita fisici e online potranno aumentare la brand awarness del loro marchio e le opportunità di mercato.

Il 59% dei consumatori europei intervistati continuerà ad acquistare online

L’indagine mostra che il comportamento d’acquisto di più della metà dei consumatori europei intervistati è cambiato in modo permanente dalla crisi del Covid-19: il 59% degli acquirenti continuerà a comprare online nonostante i negozi siano ora di nuovo aperti.

Sembra che il Covid-19 abbia cambiato radicalmente anche le abitudini di acquisto nostrane: nel nostro Paese, infatti, il 64% degli intervistati dichiara che il proprio comportamento d’acquisto è cambiato in modo permanente a causa della crisi. Possiamo affermare di trovarci di fronte ad un cambiamento di abitudini, con un numero sempre maggiore di italiani che abbandonano i negozi fisici per passare allo shopping digitale.

L’e-commerce costituisce un mezzo di sopravvivenza per il futuro delle attività

I principali risultati della ricerca indicano un cambio di paradigma nelle abitudini di acquisto dei consumatori italiani ed europei intervistati. Non solo la frequenza d’acquisto, anche la scelta dei prodotti da acquistare è cambiata. E, cosa ancora più rilevante, i cambiamenti sembrano definitivi, almeno nelle intenzioni degli acquirenti.

La sempre maggiore adozione della tecnologia nella vita quotidiana ha indubbiamente accelerato questo processo. Ora più che mai è essenziale che le aziende si facciano trovare preparate a vendere online con le giuste piattaforme: siti internet, negozi online e applicazioni mobili potrebbero rappresentare una garanzia di sopravvivenza per il futuro di ogni attività.

(Fonte Capterra)

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