Scuola. Il Ministero dell’Istruzione lavora alla riapertura: pericolo per la tenuta psicologica degli studenti e rischio dispersione

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Anche se la seconda ondata Covid ha costretto nuovamente a casa molti studenti italiani, al Ministero dell’Istruzione si lavora per la riapertura. La didattica a distanza va bene come strumento per fronteggiare l’emergenza ma non può certamente sostituire in toto le lezioni frontali.

A rischio ci sono la tenuta psicologica degli studenti e anche la loro socialità, oltre al noto problema della dispersione scolastica. Lo ha ribadito con una nota stampa lo stesso Ministero con sede in viale Trastevere, a Roma.

“Il Ministero dell’Istruzione, anche con riferimento a notizie pubblicate oggi sulla stampa, in particolare su La Repubblica, precisa che tutta la struttura ministeriale, insieme agli uffici territoriali, sta lavorando per riportare in classe quanto prima studentesse e studenti che al momento sono in didattica digitale – si legge nella comunicazione Tutto ciò nella convinzione, espressa con chiarezza in questi giorni anche dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che una chiusura prolungata delle scuole possa produrre un impatto negativo sui nostri studenti, dal punto di vista psicologico e della dispersione scolastica”.

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