«Famiglia, lavoro e restituzione di ciò che si è ricevuto fanno parte del mio patrimonio valoriale». Così, Francesco Ferraris inizia la sua prolusione. È un ringraziamento a tutto campo che inizia dai Soci, passando dall’incontro con Paolo Monfermoso all’Unione Industriale Biellese, alla famiglia, fino al nonno, anche lui rotariano, proprio nella stessa serata (lunedì 21 settembre), ha ricevuto la prestigiosa Paul Harris, dopo quarant’anni di vita sociale.
Già presidente dei Giovani Industriali, Francesco Ferraris parla di lavoro e formazione, avendo perseguito con tale incarico l’obiettivo di realizzare concrete iniziative a favore dei giovani per colmare il gap di competenze tra domanda e offerta di lavoro.
«Nei prossimi 3 anni il solo settore tessile necessiterà di 45mila nuovi lavoratori. È necessario aumentare le opportunità di impiego giovanile – afferma -. Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono la scuola perfetta per dare la formazione adeguata alle esigenze del mondo del lavoro ma, in Italia, a differenza di altri Paesi come la Germania, le scuole tecniche riscuotono poca adesione tra gli studenti (in Germania 900 mila studenti frequentano scuole tecniche contro i 18 mila italiani) e così, terminati gli studi, in Italia cresce la disoccupazione giovanile (ormai al 30%). I giovani escono dal ciclo di studi della scuola superiore con poche conoscenze in materie tecnico-scientifiche, un terzo dei maturandi non raggiunge la soglia minima di preparazione, dotandosi di una generalizzata fragilità di competenze. A tutto ciò si aggiunge l’elevato tasso di analfabetismo funzionale, realtà che emerge fortemente leggendo gli scambi di messaggi sui social, un tasso che è il doppio di quello degli altri Paesi europei».
Che l’Italia spenda poco per l’istruzione universitaria è risaputo: meno del 70% della media dei Paesi OCSE. La conseguenza è che nel nostro Paese solo il 40% dei maggiorenni è oggi occupato. L’idea del neo rotariano vede nell’Associazione Giovani Industriali un importante anello di congiunzione tra scuola e lavoro attraverso la messa in atto di azioni che abbiano come obiettivo quello di stimolare la progettazione tra i giovani, far conoscere la realtà imprenditoriale e dare visione concreta degli sbocchi professionali possibili.
Stimolato dalle domande dei soci e del presidente, per Francesco Ferraris, la risposta alla necessità di scuole d’impresa di stile olivettiano potrebbe risiedere nelle moderne Academy. «Le grandi Imprese hanno risorse adeguate per formare i loro giovani – sostiene Ferraris – attraverso le Academy (Città Studi ha offerte in tal senso) è possibile rendere più diffusa la formazione e consentire anche alle piccole imprese di acquisire giovani competenti».
Un nuovo giovane al Rotary di Biella, per continuare a promuovere un percorso di rinnovamento, linfa indispensabile per poter essere sempre attuali e attenti ai cambiamenti del mercato, della cultura e della società. Linfa indispensabile per affrontare al meglio il difficile contesto che tutti viviamo.
c.s.