NO all’inceneritore di Cavaglià. Ai giardini Zumaglini amministratori (pochi) e cittadini d’accordo: “Basta con i soliti bla bla bla”

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Mentre ieri pomeriggio la politica biellese, rintanata al Teatro Sociale “Villani”, discuteva il progetto proposto da A2A per la costruzione di un nuovo termovalorizzatore a Cavaglià, i cittadini comuni, radunati prevalentemente in associazioni (ma c’era anche la delegazione biellese di Europa Verde), cercavano di serrare i ranghi per avere maggior peso specifico nella discussione, e dire NO all’inceneritore.

Il presidio che si è tenuto ai giardini Zumaglini di Biella è stato organizzato dal Movimento Valledora in collaborazione con Legambiente Biella, ma ha visto la partecipazione di numerose associazioni ambientaliste e anche di chi erediterà le scelte, in un senso o nell’altro, dei nostri amministratori provinciali, ovvero i giovani studenti delle scuole medie: erano infatti presenti sia alcuni allievi dell’Istituto comprensivo di Cavaglià che alcuni loro “colleghi” di Mosso-Pettinengo.

Ma non c’erano solo semplici cittadini contrari al progetto, c’erano anche alcuni sindaci del Biellese, del Vercellese e del Torinese (hanno preso quasi tutti la parola), in rappresentanza delle rispettive comunità. Antonio Filoni per Mongrando e la sindaca Katia Giordani per Quaregna Cerreto. Da segnalare anche la presenza dell’ex primo cittadino del capoluogo laniero, Dino Gentile, oggi a capo delle liste civiche “Biella al Centro”.

Le ragioni del NO sono chiare: pericolo per la salute e gravissimo impatto ambientale all’interno di un territorio che vanta una chiara vocazione turistica e agricola. Le ragioni del SÌ sono altrettanto apodittiche: puro business. In una parola, soldi, e interessi (anche politici) a quelli collegati.

Qui di seguito il comunicato stampa diffuso dal Movimento Valledora nella tarda serata di ieri.

Molto partecipato il presidio che si è tenuto oggi (ieri, ndr) nel tardo pomeriggio a Biella, organizzato dal Movimento Valledora in contemporanea all’incontro del Consorzio Smaltimento Rifiuti Area Biellese, svoltosi invece al Teatro Sociale. A questo ultimo, a cui partecipavano solo i sindaci e gli amministratori biellesi, è stato presentato il progetto di inceneritore in fase di valutazione da parte della Provincia di Biella.

Hanno preso la parola diversi relatori tra cui anche il consulente del Comune di Cavaglià, e dello stesso Movimento Valledora, dottor Marco Stevanin. È stato invitato nei giorni scorsi dal COSRAB proprio per esporre le maggiori criticità dell’opera e all’uscita dal Teatro ha dichiarato: «Parafrasando il Presidente Einaudi per decidere dovete conoscere e la procedura di valutazione d’impatto ambientale va ritirata perché presenta un quadro ante opera deficitario. Sono richieste 63 integrazioni di cui alcune sostanziali e strutturali. Non vedo, ribadisco, alternative al ritiro della procedura da parte di una azienda seria come A2A. Un territorio come il vostro che presenta mediamente livelli pari a 20 microgrammi/m3 di PM2,5 non può essere sede di un impianto come quello in oggetto».

Intanto al presidio si alternavano al megafono gli attivisti per l’ambiente, i sindaci del Vercellese, quelli del Biellese, i ragazzi e gli insegnati delle scuole per motivare la loro presenza. E’ così da semplice presidio si è trasformato in una vera e propria assemblea pubblica. Hanno partecipato ben due scuole all’iniziativa contro l’inceneritore. Era presente l’Istituto Comprensivo di Cavaglià in veste ufficiale, con tanto di stendardo e con un intervento della Dirigente Stefania Nuccio. Nuccio ha fatto un intervento molto appassionato lanciando anche una marcia per il territorio da fare come scuole.

Presenti anche i ragazzi della Media di Mosso, sensibilizzati dal professore e attivista 5 Stelle Giuseppe Paschetto. Il professore ha spiegato che hanno partecipato “per testimoniare che l’inceneritore non è un problema solo di Cavaglià, è un’opera fortemente impattante che avrà conseguenze in un’area vasta che comprende il Vercellese, il Biellese e il Canavese.”

Dopo di loro ha preso la parola Maurizio Aiassa della Fondazione Bricherasio con sede a Roppolo. È un ente storico creato più di 100 anni fa da Emanuele Cacherano di Bricherasio, industriale fondatore della Fiat, e ha come finalità l’educazione e la formazione dei giovani, “proprio per questo stiamo sostenendo concretamente questa battaglia del Movimento Valledora, per il loro futuro”, ha spiegato al megafono Aiassa.

Erano presenti ai Giardini Zumaglini cittadini, amministratori e rappresentanti delle associazioni dalle tre provincie: Biella, Vercelli e Torino.

Hanno preso parola attivisti del Movimento Valledora, di Legambiente Biella e Ivrea, della Lipu, di Onda Verde e di SOS Santhià. Nutrita la partecipazione del Comitato Salussola Ambiente è Futuro, anche se impegnati ancora nel contenzioso per la discarica di amianto al Brianco.

Da segnalare una nutrita rappresentanza di sindaci. C’erano per il Vercellese: Alice Castello, Tronzano e Santhià. Per il Biellese invece hanno preso parola i sindaci di Mongrando e Cerreto-Quaregna. Tutti hanno sottolineato la contrarietà all’inceneritore e la necessità di un futuro diverso. Bondonno, di Alice Castello, in particolare ha detto, con l’acclamazione di tutti, che il territorio della Valledora ha già dato e che merita di poter fare cose diverse come l’agricoltura di qualità e il turismo slow.

Insomma il presidio è stato un bel momento di partecipazione e d’unità di intenti che allontana ipotesi nefaste come la costruzione del mega inceneritore tra Santhià e Cavaglià, e apre invece a futuri sostenibili. È un buon auspicio che ci fa sperare di vedere nel prossimo futuro uno scatto di consapevolezza nelle politiche degli amministratori e anche nella capacità di iniziativa concreta da parte degli ambientalisti.

Come scrivono le diverse associazioni nella lettera agli amministratori presenti alla riunione del COSRAB “chiediamo una scelta coraggiosa, lungimirante, di vasto orizzonte, sovra-zonale ed etica. Scegliete per il territorio, per i suoi cittadini, non per l’impresa di cui siete soci, non per i profitti e vantaggi economici che ne possono derivare”. Un appello che possiamo allargare a tutti perché è necessario fare della sostenibilità ambientale una priorità, e non limitarsi più al solito “bla bla bla” per ripetere parole vuote senza agire.

Possiamo iniziare con il ritiro della procedura di valutazione dell’inceneritore di Cavaglià.

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