L’Italia, che strano Paese… Mentre i due bari giocano alla morra, il premier non si può difendere in TV

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Quindi, adesso, abbiamo scoperto che un premier, segnatamente il nostro, quello italiano, non può nemmeno difendersi pubblicamente dai continui, insulsi, strumentali e beceri attacchi dell’opposizione più stolta che in un momento storico delicato e complesso come questo ci si possa augurare.

Giuseppe Conte, nella patetica vulgata squadrista della destra de’ noantri, dovrebbe solo incassare, porgere cristianamente l’altra guancia e tacere. Parlare è permesso, forse, ma solo nei luoghi deputati, ovvero le aule di Montecitorio e/o Palazzo Madama.

Quindi, loro, il gatto e la volpe, il semprepessimo e la “Sorellina d’Italia” (ex Fronte della Gioventù, poi Azione Giovani e Azione Studentesca, non male come cursus honorum…), possono attaccare, mistificare, insultare, dileggiare quando, come e dove vogliono. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, al contrario, può ribattere solo dove convenuto e, rigorosamente, dopo aver chiesto il permesso di parlare e averne ottenuta facoltà.

Siamo, ormai, alle comiche di Ridolini. Ma ridiamo per non piangere, perché qui, in questo dannato Paese, c’è davvero qualcosa che non funziona… E non è colpa del Covid-19, no. O non solo, almeno. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: è un problema culturale. Di dialettica democratica, che non c’è. Finanche di decenza, in ultima analisi.

Conte, respingendo ai mittenti falsità e irresponsabilità da bambini dell’asilo (“Maestra, maestra, il premier ha fatto un comizio sulla televisione pubblica…”), fa un discorso di assoluto buon senso.

Brevemente: da un lato c’è un’emergenza sanitaria, economica e sociale mai vista prima in tempo di pace, un incubo; dall’altra c’è un governo, quello italiano, che affila le armi (ancorché spuntate, si potrà opporre) della diplomazia per combattere sui tavoli comunitari nel disperato tentativo di farsi ascoltare e ottenere gli stramaledetti eurobond, intrecciando alleanze, scartando ostacoli, e mettendoci la faccia.

Poi, sul versante interno, c’è il fuoco amico/nemico. Il più schifoso, perché è quello che non ti aspetti, e che ti colpisce alle spalle, a tradimento. Due mestieranti della politica italiana, uno pasciutosi di odio, malcelato razzismo, populismo tribunizio, e sovranismo di bassa lega (è sostantivo, solo per questo l’abbiamo scritto con la minuscola), l’altra che fino a non troppo tempo fa non arrivava a coagulare intorno a sé un misero 5% dei consensi su base nazionale e non si capisce bene per quale congiunzione astrale favorevole sia riuscita a superare la doppia cifra.

Dice il premier, in soldoni: ma come? Non vi rendete conto che nell’intento (politico?) di indebolire me, in realtà indebolite l’Italia. Sì, perché là fuori c’è gente che di eurobond non ne vuole nemmeno sentire parlare. E noi ci proviamo ad arrabbiarci, ad alzare la voce, a minacciare (si fa per dire, è per rendere più icastico il concetto). Ma se quelli si accorgono che noi italiani siamo divisi già all’interno, che credibilità possiamo avere, io e il buon ministro Gualtieri, quando c’è da puntare i piedi e battere i pugni?

E niente, il gatto e la volpe, sono buoni proprio solo a criticare, istigare, mentire spudoratamente e tramare nell’ombra contro il premier e la sua squadra per fini che con il bene del Paese non paiono nemmeno lontanamente condividere parentele o affinità.

Tanto da costringere Conte ad affermare, quasi con le lacrime agli occhi dal nervoso: «Questo governo non lavora col favore delle tenebre, questo governo guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza».

Altro che prima gli italiani… Se veramente i due bari fossero interessati alle sorti della Nazione, avrebbero capito, già da mo’, che è arrivato il momento di piantarla lì, e non sarebbe stato nemmeno necessario che glielo ricordasse il Presidente Mattarella.

Ma loro non si arrendono, non si ravvedono, non si redimono. Nemmeno per idea, continuano a sparlare e a straparlare (dove la seconda, manco a dirlo, è ancora più grave della prima).

Però, Giuseppe Conte, in diretta televisiva, streaming, Facebook eccetera non si può difendere. Non sia mai… Perché se lo fa, s’incazza pure Mentana. Mah…

Oh, gente, a questo punto, perché non ci mandiamo direttamente il trio Salvini-Meloni-Mentana a trattare con l’Eurogruppo? Sicuramente avranno maggior peso e considerazione internazionale di uno che si è rotto le scatole di porgere sempre l’altra guancia…

A proposito, Buona Pasqua a tutti!!!

Ognuno a casa propria, ché c’è il lockdown e l’Esercito per strada.

#iostoacasa

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